

«La città è, per sua natura, “città delle persone”: il luogo per eccellenza del noi, dell’agire comune, della possibilità di migliorarsi insieme anche in un’epoca di forte crisi economica in cui si riducono le possibilità di progettare e mantenere servizi per le persone, soprattutto per le più deboli. A quel noi non possiamo rinunciare».
L’Italia è nel mezzo di una delle sue crisi più pesanti: crisi economica, precarietà, lacerazioni sociali, conflitti istituzionali segnano un paese in ginocchio, che per oltre dieci anni ha rinunciato a investire in ricerca e infrastrutture. In questo scenario, non resta che provare a ripartire da ciò che di positivo l’Italia ha costruito nella sua storia politico-amministrativa: le città e le competenze di buon governo locale. La necessità di valorizzare ciò che sui territori sembra emergere come un nuovo paradigma di crescita è infatti coerente con le strategie promosse dalla Commissione europea. Forte di questa convinzione, maturata sul campo in oltre un decennio di impegno come amministratore, Delrio prova ad allineare alcuni spunti per un nuovo progetto di governo della cosa pubblica, fondato sul riconoscimento della centralità delle persone nella progettazione delle politiche pubbliche. In un’economia della conoscenza, dunque, decisivo è il sostegno alla ricerca e all’innovazione, primo bacino di sviluppo e di occupazione. Altrettanto urgente appare la necessità di reinventare il modello di welfare, di fronte al crescere dell’anzianità, dell’immigrazione e della frammentazione sociale. Nella gestione del territorio, ineludibile è una strategia di lungo periodo che sappia guardare ben oltre la semplice speculazione delle rendite fondiarie. Ne sortisce un concentrato di strategie di buon governo, imperniato soprattutto su una visione di futuro per la propria comunità, sulla partecipazione e il senso civico dei cittadini, che poggia su un progetto educativo e di cittadinanza, lontano da preconcetti ideologici e da semplicistiche ricette.
Graziano Delrio
Graziano Delrio (1960), sindaco di Reggio Emilia dal 2004, è stato eletto Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nel 2011. È membro della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali. Presiede «L’Italia sono anch’io», campagna nazionale per i diritti di cittadinanza per le persone di origine straniera, promossa da una ventina di associazioni della società civile. Ha presieduto la Commissione sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna dal 2000 al 2004. È medico endocrinologo e ricercatore
universitario con studi in Gran Bretagna e Israele.

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