La promessa della notte
Conversazioni con i poeti italiani
Bertolucci Betocchi Buttitta Caproni Cergoly Fortini Giudici Giuliani Guerra Loi Luzi Merini Pagliarani Pierro Porta Raboni Rosselli Roversi Sanguineti Spaziani Zanzotto
Ventuno poeti – i maggiori del secolo scorso – sono raccontati in questo libro attraverso le loro stesse parole, frutto di giornate di incontri straordinari con Renato Minore. La strategia interrogativa della «bonne distance» da lui usata evita sia il «vicino» di una fuorviante aneddotica sia il «lontano» di molte ricognizioni critiche e bibliografiche. Un po’ come un ragno, avviluppato nella tela che egli stesso ha prodotto, ogni poeta è interrogato su critica e poesia, poesia e biografia, poesia e conoscenza. Affiorano schegge di vita, ragioni, timori, traumi, sentimenti e risentimenti, ed emergono gli elementi centrali della poetica di ogni autore. C’è la famiglia, delizia e trappola per Bertolucci e Sanguineti. Ci sono le visioni della Merini, l’operosità di Roversi, la vitalità di Loi, la ghirlanda dei ricordi di Cergoly, la candida furbizia di Guerra, la tenera ossessione di Pierro, l’essenzialità tragica della Rosselli, la «felicità» di Porta rubata ai morsi dell’angoscia, l’affabulazione di Pagliarani e di Buttitta. C’è la notte della conoscenza, quella di Zanzotto, carica di speranze, e quella di Luzi, che parla del «tempo rovesciato» dei fisici: «un mondo che sta creandosi, non sta consumandosi» e ricorda le sempre parzialmente insondabili ragioni ispiratrici della poesia, la complessità dei suoi movimenti, del rapporto tra linguaggio e attività psichica. Il puntuale,maieutico, rigoroso, per nulla rituale, schema della conversazione critica può così rinnovare l’effetto di consapevolezza e di conoscenza in ogni lettore amante di quella forma della mente rivelata dal linguaggio che è la poesia. Quella parola che, come dice Caproni, «va proprio giù, come un minatore, e può trovare una zona dell’io che è di tutti». Questo libro si delinea come un singolare catalogo di voci letterarie, una testimonianza straordinaria, individuale e anche collettiva, di un periodo essenziale del nostro Novecento poetico.
Le promesse della poesia riscoperte da Renato Minore, vincitore del Premio Estense 2012