

C’è in Italia un magistrato che è diventato l’emblema di diritti da restituire a chi se li è visti conculcare: cominciando dai lavoratori oggetto di discriminazioni per le loro idee politiche, o per la loro militanza sindacale, e arrivando a uomini e donne costretti a rischiare la salute e la vita per mantenere un impiego, per crescere i figli, per vivere una vita normale. Il libro ripercorre e racconta le inchieste e i processi che questo magistrato, Raffaele Guariniello, ha promosso o celebrato nell’arco di quarant’anni come pubblico accusatore e, al tempo stesso, difensore delle parti più deboli e dimenticate della nostra società. Lo scandalo delle schedature Fiat, i problemi della medicina del lavoro, le prime azioni contro l’amianto, l’uso di certe categorie di farmaci in una squadra di calcio, fino a due grandi processi ancora in discussione nelle aule di giustizia – quello per lo spaventoso rogo alla Thyssen Krupp e quello per le migliaia di vittime dell’Eternit –, sono le più importanti vicende giudiziarie che il procuratore Guariniello ha seguito, mettendo a nudo guai e distorsioni della società italiana. Ecco perché Alberto Papuzzi, giornalista d’inchiesta, parla di questo pubblico ministero come di un giudice, nel senso più pieno del termine: cioè colui che restituisce giustizia e contemporaneamente innova alla radice la giurisprudenza, fino a creare un modello investigativo e un’équipe specializzata unici in Europa. La storica sentenza che, in primo grado, ha ritenuto responsabile di omicidio volontario Harald Espenhahn, amministratore delegato di Thyssen Krupp Acciai Speciali Terni, per la morte di sette operai nello stabilimento di Torino, il 6 dicembre 2007, è lo specchio di un principio che dalla giurisprudenza si sposta a orientare i comportamenti della società civile.
Alberto Papuzzi
Alberto Papuzzi, giornalista alla «Stampa», ha pubblicato Il provocatore (Einaudi, 1976), Portami su quello che canta (Einaudi, 1977), e ha curato l’Autobiografia di Norberto Bobbio (Laterza, 1997). Per i tipi della Donzelli ha pubblicato il fortunatissimo Professione giornalista (1998, 2010), Quando torni (2007), Gidibì (2008, con Annalisa Magone), Papa Giovanni (2008).

Papa Giovanni
La Chiesa, il Concilio, il dialogo

Gidibì
Giulio De Benedetti. Il potere e il fascino del giornalismo

Quando torni
Una vita operaia

South Working
Per un futuro sostenibile del lavoro agile in Italia

L’università nella lotta alle mafie
La ricerca e la formazione

Le città sono la soluzione
Un viaggio nell’Italia dei comuni innovativi

Rivoluzione umanista
La cura italiana al disagio globale

Testimoni di violenza
La camorra e il degrado sociale nel racconto di dieci detenuti

Europa matrigna
Sovranità, identità, economie

L'economia percepita
Dati, comunicazione e consenso nell'era digitale

La parabola d'Europa
I trent'anni dopo la caduta del Muro tra conquiste e difficoltà

La sfida della democrazia
Uguaglianza, partecipazione, lotta alla povertà