Arthur Conan Doyle
Lo zio Bernac alla corte di Napoleone
Collana: Fiabe e storie
2011, pp. 194
ISBN: 9788860365538
€ 22,00 € 20,90
«Uno scherzo del destino mi aveva fatto toccare la costa francese nello stesso momento in cui vi approdava un cospiratore omicida. E se ora ripenso alle mie tante avventure –l’attraversamento della palude, l’ingresso nella capanna, la scoperta delle lettere, la mia cattura e le strazianti scene cui avevo assistito – non c’era da meravigliarsi che avessi i nervi a fior di pelle».
Louis de Laval, il giovane francese protagonista della storia, dopo aver passato gli anni dell’adolescenza in Inghilterra, dove la sua nobile famiglia aveva trovato scampo alla Rivoluzione, attraversa nottetempo il canale della Manica per tornare in patria. A spingerlo è una lettera dai contorni misteriosi firmata dallo zio rimasto in Francia ed entrato, nel frattempo, nelle grazie di Napoleone. Fin dall’inizio, però, qualcosa va storto. Louis non è l’unica merce sbarcata quella notte, e suo malgrado si ritroverà a ostacolare i piani di un gruppetto di giacobini irriducibili che hanno in mente un piano per sovvertire l’ordine ed eliminare Bonaparte. Attraverso un susseguirsi di colpi di scena e un gioco di camuffamenti e rivelazioni, il giovane incontrerà finalmente lo zio misterioso, primo gradino per arrivare all’imperatore, e conoscerà l’inquietante cugina Sibylle, che lo mette in guardia: c’è qualcuno che ha pianificato tutto e trama contro di lui... Parte così l’avvincente trama di un romanzo sospeso tra enigma e storia, sullo sfondo delle imprese di Napoleone, del quale Conan Doyle ebbe a dire di non saper «decidere se fosse un grande eroe o un gran mascalzone ». Aggiungendo che solo sull’aggettivo non nutriva alcun dubbio. Il romanzo fu scritto nel 1897, un anno dopo la nascita fortunatissima dell’alter ego di Sherlock Holmes, vale a dire il brigadiere Gerard, personaggio creato da Conan Doyle proprio per sfuggire alle grinfie del suo celeberrimo detective, la cui fama ossessionava lo scrittore da quasi un decennio. E nello Zio Bernac, il brigadiere Gerard non manca di fare la sua comparsa, per la gioia dei tanti lettori che già lo amavano.
Arthur Conan Doyle
Arthur Conan Doyle (1859-1930) è considerato assieme a Edgar Allan Poe il fondatore del giallo e del fantastico, grazie al popolarissimo ciclo di storie che hanno per protagonisti il detective Sherlock Holmes e il suo aiutante Watson. Medico, e poi scrittore, Conan Doyle conobbe il successo nel 1890, con il romanzo Il segno dei quattro, e nel corso dei vent’anni successivi diede vita a un’enorme produzione letteraria, a cavallo dei generi più diversi, dall’avventura alla fantascienza, dal soprannaturale al romanzo storico. A quest’ultimo appartiene la serie del brigadiere Gerard, concepita negli stessi anni dei migliori episodi del ciclo di Sherlock Holmes. Di Conan Doyle la Donzelli ha pubblicato, oltre a Gli exploit e le avventure del brigadiere Gerard (2009), Le avventure della banda maculata (2011), con le illustrazioni di Christel Espié.
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