Marco Pivato

Il miracolo scippato

Le quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni sessanta

Collana: Virgola, 73
2011, pp. VIII-200
ISBN: 9788860365422

€ 18,00
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Scheda libro

Agli inizi degli anni sessanta, l’Italia vantava alcuni poli di eccellenza scientifico-tecnologici che il mondo le invidiava in quattro settori strategici: informatico, petrolifero, nucleare, medico. Oggi, in pieno terzo millennio, è il fanalino di coda tra i paesi più sviluppati proprio per scarsità d’innovazione e ricerca. Perché? Un libro inchiesta ricostruisce per la prima volta la storia di quattro casi emblematici del modello di sviluppo avviato e smantellato in quegli anni a tempo di record, evidenziando il filo rosso che li lega e che spiega perché ciascuna di quelle esperienze è fallita. Il caso Olivetti, il caso Mattei, il caso Ippolito e il caso Marotta, vale a dire nascita e morte della rivoluzione informatica che ha portato alla progettazione del primo pc e dei primi microprocessori del mondo; inizio e fine dell’autonomia energetica del paese, oltre che della competizione col monopolio angloamericano del petrolio; soppressione del Cnen, che ci aveva portato al terzo posto per produzione di energia elettrica di origine nucleare; decapitazione dell’Istituto superiore di sanità, che fece dell’Italia uno dei primi tre produttori di penicillina grazie anche all’invenzione del microscopio elettronico. Quattro incubatrici di un modello di sviluppo economico e sociale basato sulla ricerca scientifica, gettate alle ortiche tra le faide politiche interne e le pressioni e i sabotaggi internazionali in piena guerra fredda. Attraverso la cronaca, la stampa, la letteratura, e una serie di interviste a testimoni diretti e a esperti, il libro offre un angolo visuale tutto nuovo da cui guardare alle radici del declino attuale.

Autore

Marco Pivato
Marco Pivato, studi classici, di formazione chimico farmaceutico, dopo il master in Comunicazione della scienza presso la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, è tornato al giornalismo, fondando un’agenzia privata di comunicazione. Collabora con il supplemento «Tuttoscienze & Salute» de «La Stampa» e riviste specialistiche. È socio dell’Unione giornalisti italiani scientifici.