

Cesure drastiche con il passato, ribellismo resistenziale, rovesciamenti e nuove identità: ecco cosa raccontano stoffe, vestiti, make-up e tagli di capelli. A ratificare o osteggiare i mutamenti sociali più radicali contribuisce anche il codice vestiario, che rimanda all’identità del singolo, e ai sogni e ai desideri che si cuce addosso. Ecco, dunque, che le innovazioni più rivoluzionarie nell’Haute Couture, nello street-style e nelle culture giovanili avvengono quando si travalicano le demarcazioni implicite tra maschile e femminile – il più impalpabile e il più solido tra i confini simbolici, che genera e convalida identità e aspirazioni. È stato così per i ragazzi mods dei primi anni sessanta, che affermavano l’adesione al mondo moderno dei consumi attraverso un’inedita cura per il corpo e il vestire, presi a prestito dal mondo femminile, con colori, trucco e acconciature. David Bowie e Marc Bolan con i loro tacchi a spillo saltano metaforicamente uno steccato invisibile, eppure vincolante, tra mondo maschile e femminile. Da lì in poi, il susseguirsi di punk, post-punk, gothic, drag queen e drag king, gothic lolite, emo è stato tutto un rompere le righe, uno sconfinamento oltre il limite. E questa penetrazione nei territori dell’altro sesso non fa che rimettere in gioco categorie ritenute naturali, ruoli dati per scontati, poteri consolidati: si tratta di un’operazione dalla forte valenza simbolica, che dal terreno della moda può slittare nella sfera pubblica, o sfociare in forme di ribellione e di affermazione delle identità di genere.
Alessandra Castellani
Alessandra Castellani, antropologa, insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma e di Brera; è esperta di tematiche legate al gender, alla moda e alle culture giovanili. I suoi ultimi libri pubblicati da Donzelli sono Storia sociale dei tatuaggi (2014) e Vestire degenere. Moda e culture giovanili (2010). È autrice, tra l’altro, di Piacevole è la notte. Cultura e mercato dell’intrattenimento notturno (manifestolibri, 2003) e di Senza chioma né legge. Skins Italiani (manifestolibri, 1994).

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