Ogni vino degno di questo nome racconta una storia. Rinvia a qualcosa di più forte e profondo, che è incorporato nelle sue stesse caratteristiche organolettiche, che è sotteso al linguaggio dei suoi stessi odori e sapori. Dietro al successo di ogni etichetta c’è una casa, una famiglia, una o più generazioni di uomini e donne che nel corso della loro vita hanno lavorato a un progetto. C’è chi ha cominciato per caso, chi per vocazione, chi per tradizione familiare. C’è chi ha preso le mosse da un terreno, chi da una vigna, chi da una passione. A ben vedere, sono queste storie a motivare la scelta di un vino, a farlo «diverso» dai suoi consimili, marcatore irripetibile di un gusto, di una «qualità». Se si preferisce, la questione si può porre in questi termini. Tra i mille e mille vini italiani di qualità, quali sono i cento che «parlano» all’ospite con la loro stessa presenza in tavola? Di quali il padrone di casa potrà compiacersi nel raccontarne la storia? Ma chi può scegliere cento vini a questo modo? Chi ha incorporato l’esperienza, il gusto e la competenza che servono allo scopo? Chi è disposto a correre il rischio e accettare di uscire allo scoperto? Chi, se non coloro che il vino, per mestiere, lo comprano, lo vendono, lo negoziano? I Trimani sono la famiglia di vinai più antica di Roma; da quasi duecento anni vivono immersi – è il caso di dirlo – entro storie di vini. La selezione che qui ci propongono è insolita, giacché l’obiettivo non è stilare una classifica o una tabella di qualità; i Trimani hanno solo scelto di raccontare ai lettori curiosi e, certo, amanti del vino, le storie che rendono particolare una bottiglia piuttosto che un’altra, che spingono a promuovere un’etichetta secondo parametri non esclusivamente enologici. Bando dunque alle pagelle, e occhio alle storie più curiose che, una volta conosciute, finiranno per gratificare il nostro orizzonte di bevitori, dai più esperti ai neofiti.
I Trimani
Attiva a Roma fin dal 1821, la famiglia Trimani ha mantenuto negli anni la passione e la capacità di leggere i cambiamenti nel mondo del vino italiano. Oggi il lavoro si svolge in un negozio e un winebar, un sito internet e un’affezionata clientela. Le persone coinvolte sono Carla (annata 1969) al winebar e alla scoperta di specialità alimentari; Francesco (annata 1971, ottima), che segue i clienti; Giovanni (annata 1974), pittore illustratore e scultore e Paolo (annata 1967), che seleziona e compra i vini.

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