

La nostra è l’epoca del vintage: la televisione è ostaggio dei divi degli anni sessanta e settanta, interi canali satellitari si dedicano alle repliche di vecchie trasmissioni, la rete pullula di siti, forum, blog con i cartoni animati, le sigle, i telefilm di venti-trent’anni fa. Buona parte dei prodotti culturali che ci circondano trae la propria forza dal rimpianto, o dall’allusione ironica e dolceamara ad altre immagini e altri simboli di un passato recente. Ma perché tanta nostalgia? In un’analisi a tutto campo dei media contemporanei, Emiliano Morreale prova a guardare con disincanto a quelle che crediamo essere le emozioni più intime, illuminando, a partire dalla storia del nostro cinema, aspetti fondamentali della vita quotidiana. Sono i mass media infatti i creatori, ancor prima che i propagatori su vasta scala, di questa emozione collettiva. La nostalgia viene dai media, esiste grazie ai media e per i media. Le generazioni nate dagli anni sessanta in poi hanno infatti cominciato a sperimentare forme nuove di auto-percezione e auto-definizione: non più politiche, geografiche, sociali, ma trasversali, e a partire dalle proprie memorie di consumatori di merci e di spettatori, secondo un ciclo a ondate: «i favolosi anni sessanta» negli anni ottanta, il ritorno degli anni settanta nel decennio successivo, e oggi un revival semiserio degli anni ottanta. Un afflato incontenibile investe immagini, suoni e personaggi dei media del passato recente, e il loro ritorno è ormai un’industria fiorente. Il primo germe è nel cinema italiano sulla belle époque degli anni cinquanta, per poi passare ai grandi autori dei primi anni settanta (Fellini, Bertolucci, Bolognini, Visconti), alle canzonette dei film di Nanni Moretti, al filone dei Sapore di mare e a Nuovo cinema Paradiso, fino alle saghe odierne sugli anni settanta, a Romanzo criminale, La meglio gioventù, e via dicendo, guardando, leggendo, cantando…
Emiliano Morreale
Emiliano Morreale insegna all’Università La Sapienza di Roma ed è critico cinematografico del quotidiano «la Repubblica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: L’invenzione della nostalgia. Il vintage nel cinema italiano e dintorni (2009), Così piangevano. Il cinema melò nell’Italia degli anni cinquanta (2011) e ha curato Mario Soldati e il cinema (2009).

Gidibì
Giulio De Benedetti. Il potere e il fascino del giornalismo

I grandi registi della storia del cinema
Dai Lumière a Cronenberg, da Chaplin a Ciprì e Maresco

Media ed etica
Regole e idee per la comunicazione di massa

Sotto i 40
Storie di giovani in un paese vecchio

Come un chiodo
Le ragazze, la moda, l'alimentazione

Rock around the clock
La rivoluzione della musica

Pentiti
I collaboratori di giustizia, le istituzioni, l'opinione pubblica

Tute blu
La parabola operaia nell'Italia repubblicana

Con-vincere
Piccola storia della comunicazione politica nell'era della piazza virtuale

Storia del miracolo italiano
Culture, identità, trasaformazioni fra anni cinquanta e sessanta

Partito e antipartito
Una storia politica della prima Repubblica (1946-78)

Liberiamo i bambini
Più figli, meno ansie