F. Scott Fitzgerald

Il curioso caso di Benjamin Button

Illustrazioni di Calef Brown. Traduzione di Bianca Lazzaro

Collana: Wallpapers
2009, pp. 60 con 40 ill. a colori nel testo
ISBN: 9788860363473

€ 11,00
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Scheda libro

Baltimore 1860. Una coppia della buona borghesia dà alla luce il primo figlio, ma l’atteso lieto evento porta con sé una sorprendente quanto bizzarra e inspiegabile circostanza: nella culletta della nursery, che reca il cognome Button, piccolo come un neonato c’è un vecchio settantenne stempiato dalla lunga barba grigia, con tanto di copertina e pannolini . Parte così Il curioso caso di Benjamin Button, la storia di un uomo che nasce vecchio e muore bambino, incrociando al rovescio tutte le età e le tappe della vita. Troppo malandato e fiacco per i giochi dei coetanei bambini, e troppo bambino per arruolarsi nella prima guerra mondiale, Benjamin riesce ad andare a tempo con la vita e il mondo solo nell’età dimezzo, quando pur essendo maturo è ancora abbastanza brillante da attrarre le giovani donne e da intrattenere i giovani gentiluomini del suo rango. Bizzarria dopo bizzarria, anno dopo anno, la sua «decrescita», lo porterà a finire i suoi giorni poppando beato il latte di una balia,mentre coscienza e memoria scivolano nel buio. «Lo spunto per questa storia me lo diede una considerazione di Mark Twain, quando si rammaricava che la parte migliore della vita fosse all’inizio e la peggiore alla fine». Così ha raccontato Fitzgerald nell’Introduzione ai Racconti dell’età del jazz, che includevano Il curioso caso di Benjamin Button, dopo una prima pubblicazione avvenuta sulla rivista «Collier’s Weekly».

Autore

F. Scott Fitzgerald
Francis Scott Fitzgerald (1896-1940) è stato uno degli scrittori americani più popolari della Lost Generation. Conquistata la notorietà col romanzo Di qua dal Paradiso (1920), cominciò a condurre una vita leggendaria e dispendiosa tra New York e l’Europa, insieme ad altri talenti dell’epoca e alla moglie Zelda, con la quale formò la coppia più celebre dell’Età del jazz. Nel 1922 pubblicò il secondo romanzo, Belli e dannati, e nel 1925 il suo capolavoro, Il grande Gatsby. Negli anni trenta, in coincidenza con la malattia mentale di Zelda, iniziò per lo scrittore un inesorabile declino. Il suo romanzo Tenera è la notte fu un insuccesso; ormai preda dell’alcol, Fitzgerald morì nel 1940.