George Sand

Indiana

Le passioni di Madame Delmare

Con un commento di Henry James. Traduzione di Alessia Piovanello

Collana: Fiabe e storie
2009, pp. X-248, rilegato
ISBN: 9788860363329

€ 24,00  € 22,80
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Scheda libro

«Era una creatura minuta, graziosa, fine; una bellezza da salotto che la luce intensa delle candele rendeva fiabesca e che un raggio di sole avrebbe sciupato. Nel ballo, era così lieve che sarebbe bastato un soffio a sollevarla in aria». Creola e parigina, eterea e appassionata, ribelle e sottomessa: l’impasto degli istinti contrapposti fa della protagonista di questo romanzo una delle eroine più emblematiche dell’Ottocento francese. Indiana è nata nell’isola di Bourbon, al largo del Madagascar, nel mezzo dell’Oceano Indiano. Ma il lettore la incontra in una ricca dimora della campagna francese nei panni di madame Delmare, sposa infelice di un matrimonio combinatole dalla zia, che ha voluto così riscattarla da una vita da schiava, all’altro capo del mondo. Rassegnata a un’esistenza priva di gioie, Indiana si lascia andare a uno struggimento che sconfina nella consunzione, al fianco di un marito vecchio e collerico, e sotto l’ala protettiva del taciturno sir Ralph, fedele ma troppo compassato amico d’infanzia. Ed ecco che una notte irrompe nella villa l’affascinante Raymon, un aristocratico di belle speranze, da poco trasferitosi in campagna, che tutto sovverte. Bastano poche pagine per avvincere il lettore in un turbine di emozioni e colpi di scena; Raymon l’affabulatore dapprima seduce Noun, la bella domestica creola, e poi rapisce il cuore della stessa Indiana. L’incostanza delle passioni e l’ingannevole personalità di Raymon spingeranno Noun a gettarsi nel fiume in piena, e Indiana a oscillare senza tregua tra lo sdegno e l’attrazione irresistibile. Nell’andirivieni di quel pendolo sentimentale, è tutto un incalzare di eventi: la fuga disperata a Parigi, la morte cercata sulle rive della Senna, la bancarotta del marito, il forzoso trasferimento nell’isola al largo dell’Africa, il precipitoso rientro in Francia a bordo di un mercantile, la messa a repentaglio dell’onorabilità. Sullo sfondo, l’evolversi del personaggio di sir Ralph, sempre avvolto in un alone di inquietante opacità. A ordire sapientemente questo intreccio, l’ironia e l’ambiguità di una narratrice che si compiace di scrivere sotto le mentite spoglie di un autore, e che sa davvero portare all’estremo la tensione narrativa tra il maschile e il femminile.

Autore

George Sand
George Sand (Amandine Dupin) conobbe in vita una straordinaria popolarità. Ammirata in patria da Flaubert, Hugo e Balzac, e oltremanica da George Eliot, Charlotte ed Emily Brontë, la Sand ebbe una vita scandalosa, segnata da una ferrea volontà di emancipazione. Da lì la scelta di uno pseudonimo maschile per dare libero sfogo al suo talento e l’uso di abiti da uomo per accedere a luoghi banditi alle donne. Tra il 1832 e il 1833 pubblicò Indiana, Valentine e Lélia, i cosiddetti «romanzi passionali», che fecero esplodere la sua fama in tutta Europa. L’adesione agli ideali socialisti la spinse a prendere parte ai moti del ’48. Trascorsi i leggendari amori con Alfred de Musset e Fryderyk Chopin, nel 1851 si ritirò a vita privata e continuò a scrivere fino a settantadue anni. Alla sua morte, nel 1876, Victor Hugo ebbe a dire: «Piango una morta, saluto un’immortale».