
Collana: Virgolette, 42
2009, pp. XL-200
ISBN: 9788860363145
€ 17,50 € 16,63
Al principio del nuovo millennio si assiste a un energico ritorno dell’individualismo democratico, una delle più audaci espressioni della cultura politica moderna. Cresciuta nell’America dell’Ottocento grazie a personalità come Emerson, Whitman e Thoreau, quando la democrazia non era ancora una realtà acquisita, questa idea si impose ben presto come alternativa al razionalismo e all’utilitarismo e diede i suoi frutti con il pragmatismo di Dewey. Per la sua forte tensione etica si distinse dalla tradizione liberale, dalla quale ebbe origine. Per la sua attenzione al valore della dimensione privata della vita individuale si distaccò dalla tradizione repubblicana, della quale la nuova nazione americana era imbevuta. La sua idea fondamentale, che è anche il nucleo della democrazia moderna, è che lo Stato costituzionale sia il punto di partenza grazie al quale il sistema politico e la società civile possono svolgere un’opera positiva di stimolo dell’individualità. In questo senso, la democrazia supera l’atteggiamento negativo verso la politica proprio del liberalismo, giacché propone a ciascuno di prendere parte, a suo modo e con responsabilità, alla costruzione di una prospettiva di miglioramento per sé e gli altri, attraverso le leggi, la cultura, la partecipazione politica e il giudizio pubblico. La fragilità della democrazia, che è anche il suo fascino e la sua forza recondita, sta in questa dimensione più che politica, nell’avere non altro fondamento se non la credenza e la pratica di vita di ciascuno. Con grande rigore, il libro di Nadia Urbinati esamina le varie culture dell’individualismo e la loro differenza da quella democratica nel contesto delle filosofie politiche otto- novecentesche, americane ed europee. Ne discute i punti di riferimento e gli sviluppi teorici, ne analizza i risvolti critici e ne esamina le implicazioni rispetto alle problematiche contemporanee.
Nadia Urbinati
Nadia Urbinati insegna Teoria politica alla Columbia University di New York. Tra le sue monografie in inglese, Representative Democracy. Principles and Genealogy (Chicago Press, 2006; 2008). Per i tipi della Donzelli ha pubblicato Individualismo democratico. Emerson, Dewey e la cultura politica americana (1997; 2009); Ai confini della democrazia. Opportunità e rischi dell’universalismo democratico (2007); Lo scettro senza il re (2009) e Democrazia rappresentativa (2010). Dal 2008 è autorevole editorialista del quotidiano «la Repubblica».
Gli scenari teorici del nostro mondo
La vita, le parole
Natura e uomo tra evoluzione e creazione
Soggettività, arte, esistenza
Ciò che si dice e ciò che non si lascia dire
Crisi e critica della democrazia tra Otto e Novecento
Una introduzione
Un ritratto filosofico
Tra filosofia e psicologia
Filosofia e politica nella Germania del Novecento
Il conflitto-mondo da Sarajevo a Manhattan