Samad Behrangi

Il pesciolino nero

Illustrazioni di Farshid Mesqali. Edizione italiana a cura di Mario Casari

Collana: Fiabe e storie (album)
2008, pp. 46, rilegato, 22x22.5 cm
ISBN: 9788860362889

€ 19,00  € 18,05
  • Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Scheda libro

“Non importa se un giorno non vivrò più. Quello che importa sono le tracce che avrò lasciato nella vita degli altri”.

“Non importa se un giorno non vivrò più. Quello che importa sono le tracce che avrò lasciato nella vita degli altri”. Le parole del pesciolino nero poco prima dell'incontro in cui mostrerà tutto il suo coraggio, ma che gli sarà fatale, potrebbero figurare a epitaffio dello stesso autore di quella fiaba così densa e così celebre in Iran. Nel 1968, pochi mesi dopo l’uscita de Il pesciolino nero, ultimo suo libro, Samad Behrangi fu trovato annegato nel fiume Arasse, in Azerbaigian, a soli ventinove anni, di una morte ancora oggi da molti considerata ‘politica’. Testo che si presta a molteplici letture, Il pesciolino nero è soprattutto una magnifica fiaba, capace di diventare immediatamente un racconto classico, la più celebre storia dell'Iran moderno, che ha incantato generazioni di bambini ed è stata citata innumerevoli volte nelle testimonianze letterarie e cinematografiche degli intellettuali iraniani contemporanei. La storia del piccolo pesce che abbandona la madre e il ruscello dov'è nato per andare a scoprire il mare, con tutti gli incontri, i pericoli, e le riflessioni che ne seguono, è un delicato racconto di formazione, partorito dal ventre di una terra difficile e profonda: una narrazione che riempie gli occhi dei bambini e commuove il cuore degli adulti, qui accompagnata dalle bellissime illustrazioni originali di Farshid Mesqali (Andersen Award 1974), che ha vinto il premio quale migliore illustratore di libri per bambini alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna.

Autore

Samad Behrangi
Samad Behrangi (1939-1967) è stato tra i più significativi scrittori dell’Iran contemporaneo. Militante socialista, si dedicò, tra il 1957 e il 1968, all’insegnamento nelle scuole di villaggio dell’Azerbaijan. Accanto alle fiabe per bambini, fu autore di molti saggi di pedagogia e di numerosi studi sul folklore. Pubblicò molti testi della tradizione orale iraniana, ispirata in particolare ai temi della povertà e dell’ingiustizia sociale. Morì in circostanze misteriose nel 1968.