Donne e uomini migranti

Storie e geografie tra breve e lunga distanza

Angiolina ARRU, Daniela Luigia CAGLIOTI, Franco RAMELLA (a cura di)

Saggi di Angiolina Arru, Anna Badino, Daniela Luigia Caglioti, Eleonora Canepari, Andreina De Clementi, Maria Rosaria De Rosa, Alessandra Gissi, Nicola Guarino, Maria Carla Lamberti, Luigi Lorenzetti, Giulio Machetti, Franco Ramella, Domenico Rizzo, Marco Rovinello, Anna Treves, Roberto Zaugg.

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2008, pp. XII-386, rilegato
ISBN: 9788860362735

€ 37,00  € 35,15
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Scheda libro

Quanto pesa, nelle scelte migratorie, l’idea di andare all’estero o di restare in patria? Perché in molti casi gli uomini e le donne prendono la strada delle migrazioni internazionali anziché tentare un’emigrazione interna? Il libro ricostruisce i percorsi di mobilità geografica individuale e familiare tra età moderna e contemporanea, equiparando finalmente gli itinerari interni e quelli esterni ai confini nazionali ed evidenziando il ruolo che nella decisione migratoria hanno avuto le relazioni sociali degli individui. In questo volume a più mani, opera di alcuni tra i maggiori esperti della materia, si esplorano aspetti finora trascurati nella ricostruzione delle dinamiche migratorie. A giustificarle sono infatti chiamati fattori nuovi, quali il denaro e le relazioni di credito: proprio nei migranti, nel loro ruolo di prestatori di moneta, è individuato uno degli elementi forti di radicamento nei luoghi di arrivo. Altro fenomeno poco noto è quello dell’ingresso degli stranieri in Italia durante l’Ottocento. Gli autori si interrogano sulle ragioni di queste migrazioni, sul modo in cui i migranti hanno utilizzato le risorse nazionali, etniche e religiose per negoziare spazi e privilegi. Vengono alla luce geografie della mobilità più complesse e stratificate del semplice spostamento da un luogo di partenza a uno di arrivo: spesso si tratta di una circolazione che interessa territori multipolari e percorre la linea delle generazioni. Questa angolatura di studi permette di acquisire un approccio diverso, uno sguardo sulle migrazioni al di là di rigide suddivisioni settoriali e schematizzazioni facili quanto abusate.