
Carlo Levi
Poesie
Collana: Saggi. Arti e lettere
2008, pp. LVIII- 358
ISBN: 9788860362094
€ 34,00 € 32,30
A dare notorietà al grande autore piemontese furono alcune delle sue opere in prosa, rimaste tra i capolavori della letteratura italiana di tutti i tempi: da Cristo si è fermato a Eboli a L’orologio.Ma come ha dimostrato la pubblicazione delle sue opere saggistiche, realizzata dalla Donzelli editore nell’arco di quasi un decennio, Levi fu artista eclettico e instancabile pensatore, che passava con estrema scioltezza dalla pagina alla tela, dal dibattito pubblico ai versi. La scrittura poetica infatti attraversa l’intero arco della vita di Carlo Levi, ed è strettamente intrecciata alla sua opera di prosatore e alla multiforme attività di pittore, politico e intellettuale. Egli stesso ne era ben consapevole, se nel 1963 scriveva a Giulio Einaudi: «Il Cristo si è fermato a Eboli fu dapprima esperienza, e pittura e poesia, e poi teoria e gioia di verità…per diventare infine e apertamente racconto». Questo volume raccoglie in edizione integrale i suoi principali testi poetici, alcuni dei quali solo episodicamente apparsi su riviste o cataloghi di mostre o in antologie incomplete e filologicamente inadeguate. Si tratta di un materiale che, seppur talora disuguale negli esiti lirici, è tuttavia imponente per vastità e interesse e restituisce un tassello importante per la conoscenza dell’opera leviana, rivelandone un aspetto rimasto sempre in ombra. Si offrono dunque per la prima volta al lettore le Poesie, risalenti agli anni 1934-1947, così come già raccolte e ordinate da Levi stesso – insieme alla compagna Linuccia Saba – in vista di una pubblicazione che non fu però mai portata a termine. Ad arricchire il volume una preziosa silloge delle altre poesie, in gran parte inedite, che coprono gli anni precedenti al 1934 e successivi al 1947.
Carlo Levi
Scrittore, pittore e politico, Carlo Levi è stato uno degli intellettuali di spicco del Novecento italiano. Antifascista, tra il 1935 e il 1936 fu condannato dal regime al confino in Lucania, e da quell’esperienza nacque Cristo si è fermato a
Eboli, oltre a un indissolubile legame con il paese di Aliano, dove volle essere sepolto alla sua morte, nel 1975. La sua eclettica attività creativa e politica, dal dopoguerra in poi, fu intensamente intrecciata a quella di instancabile viaggiatore e, tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni settanta, intraprese una serie di viaggi che lo portarono in Russia, India, Cina, Stati Uniti e Cile.
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