
Alexandre Dumas
La guerra delle donne
Collana: Fiabe e storie
2007, pp. XII-534, rilegato
ISBN: 9788860361721
€ 28,00 € 26,60
Cosa succede al mondo dei Tre moschettieri, se lo si coniuga al femminile? Come si articola – sotto l’abilissima penna di Dumas – quell’universo fatto di intrighi e avventure, di coraggio e spavalderia, di sentimenti di onore e di passione intensi almeno quanto le ignavie e i tradimenti che sono chiamati a contrastare, se a combattersi, e senza esclusione di colpi, sono le donne? È il 1844 quando appare per la prima volta, pubblicata a puntate su «La Patrie», La guerra delle donne. Lo scenario è quello della Fronda, degli anni attorno al 1650, di una Francia in cui la regina, Anna d’Austria, e il suo ministro, il cardinale Mazzarino, devono fronteggiare la ribellione diffusa di una nobiltà che ha eletto a suo simbolo la principessa di Condé. Le due madri lottano a nome e per conto dei figli bambini, Luigi XIV e il piccolo Condé. Ma la guerra delle donne non è solo quella dello sfondo storico generale in cui il romanzo si svolge. Altre due donne, le protagoniste, schierate sulle opposte sponde, tessono la trama dei loro fili diplomatici e militari, ciascuna per far vincere la propria parte. Due eroine dai tratti contrapposti: Nanon de Lartigues, la bruna avvenente e irresistibile, brillante, astuta e appassionata; e Claire de Cambes, che dietro l’apparenza della delicatezza, della fragilità, della femminilità sottomessa, cela tesori di coraggio e una impressionante capacità di affrontare le situazioni più drammatiche. Opposte in tutto, Nanon e Claire si accorgeranno di esserlo anche nella passione per lo stesso uomo… Il lettore scoprirà da solo a quali intensità Dumas riesce a portare il fuoco ardente dei nascondimenti, dei sotterfugi, dei ricatti, delle fedeltà e dei tradimenti, in questo capolavoro del genere, riproposto di recente in Francia e tradotto qui per la prima volta in italiano. E se ai personaggi maschili della storia non resta che ribadire il cliché dell’onore e del coraggio, o al contrario della furbizia gretta e canagliesca, saranno le donne a rompere il cerchio dello stereotipo, per presentarsi con un inedito spessore di complessità, di abnegazione, di fedeltà dolorosa alla causa creduta giusta, anche quando essa costringa a sfiorare i confini dell’abisso, o persino a superarli. Alla fine, una vena di malinconia prende il sopravvento, come a sostituirsi al tintinnio delle armi o al lugubre rumore del patibolo. Ma tutti coloro che hanno divorato le pagine di Dumas sanno che la sua insuperata grandezza sta soprattutto in questi finali di partita, in cui tutto si rivela perduto, tranne l’onore di avere vissuto all’altezza delle proprie passioni.
Alexandre Dumas
Alexandre Dumas (1802-1870) è stato il maestro del romanzo
storico e d’avventura. Da qualche anno vive in Francia una
stagione di riscoperta che, grazie alla paziente cura dello studioso Claude Schopp, sta riportando alla luce alcuni dei suoi capolavori rimasti nell’ombra in seguito al successo schiacciante dei romanzi più noti. Di Dumas, Donzelli ha pubblicato: La guerra delle donne, Madame Sylvandire, I fratelli corsi, Il cavaliere d’Harmental, L’arciere
del Reno, La camorra, lo Schiaccianoci, in una edizione che
affianca la sua versione alla fiaba di Hoffmann, I tre moschettieri e Vent’anni dopo.
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