
Collana: Saggine, 99
2007, pp. VI - 138
ISBN: 9788860361325
€ 12,50 € 11,88
Il 22 dicembre 2006 è stato firmato il Manifesto di autoregolamentazione della moda italiana contro l’anoressia: un impegno congiunto tra governo e mondo della moda per una parziale ma significativa azione di contrasto a malattie come l’anoressia e la bulimia, sempre più diffuse tra le giovani generazioni. L’autrice, impegnata nella guida del nuovo ministero per le Politiche giovanili, ripercorre la genesi di questo esperimento di responsabilità politica e sociale, intrapreso per contrastare malattie che colpiscono, in nove casi su dieci, soprattutto le donne. Partendo dai dati della ricerca clinica, che vede nei modelli socioculturali uno dei fattori implicati nella crescente diffusione dei disturbi alimentari, la sfida delle politiche giovanili ha puntato sulla collaborazione tra diverse forze sociali – le istituzioni, la comunità scientifica e la moda – fino a raggiungere il risultato di una vera e propria «carta dei valori» che vincola la moda nazionale a un impegno senza precedenti, con lo scopo di tracciare un confine netto tra corpo magro e corpo malato. Il libro illustra la valenza simbolica e gli impegni concreti contenuti nel Manifesto, evidenziando l’urgenza di una prevenzione fondata sull’ascolto, sulla responsabilità sociale e sulla promozione di modelli culturali positivi. Dal corpo «cucito» nell’icona della magrezza, dunque, verso un’autostima dei giovani fondata sulla valorizzazione della propria bellezza individuale. «Per la coscienza femminile il cerchio del nutrimento affettivo è sempre in primo piano. E affinché tale cerchio – amare e sentirsi riamata – si richiuda, è disposta a compiere qualunque titanica impresa. I disturbi dell’alimentazione segnalano sempre un “dubbio sull’amore”».
Giovanna Melandri
Giovanna Melandri (New York, 1962). Dopo una prima esperienza professionale all’Ufficio studi di Montedison, è stata responsabile dell’Ufficio internazionale di Legambiente dal 1988 al 1994 e ne ha coordinato il Comitato scientifico. È tra le fondatrici di Emily, associazione per la promozione della partecipazione delle donne alla politica. Fa parte della presidenza della Direzione dei Ds. Parlamentare dal 1994, tra il 1998 e il 2001 è stata ministro dei Beni e delle Attività culturali. Nel governo Prodi, è ministro per le Politiche giovanili e le Attività sportive.
Benedetta Silj (Roma, 1961). Laureata in filosofia con una tesi in psicologia, collabora come free-lance a varie riviste femminili con articoli e inchieste su temi psicologici. Esercita da vari anni attività di consulenza in personal e business coaching, sia privatamente che presso aziende e organizzazioni. È consulente esterna del ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive e si occupa in particolare di progetti sulle problematiche giovanili.
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