
Collana: Saggine, 93
2006, pp. 96
ISBN: 9788860360526
€ 10,90 € 10,36
«Lima è un camaleonte: capricciosa come quel rettile, perché sa adattarsi evitando il confronto, perché sa tenere lontani e smussare i conflitti. Ma il camaleonte tra due specchi ha per la prima volta un’opportunità…».
«Huachafería è una parola peruviana che i vocabolari impoveriscono definendola sinonimo di pacchianeria. In realtà, è qualcosa di più sottile e complesso, uno dei contributi del Perù all’esperienza universale; chi la disprezza o la fraintende non può che provare un senso di confusione riguardo a ciò che è questo paese, alla psicologia e alla cultura di una parte importante, forse maggioritaria, dei peruviani. Perché la huachafería, oltre a essere un’estetica, è una visione del mondo, una maniera di sentire, pensare, godere, esprimersi e giudicare gli altri…». Partono così le scoppiettanti pagine del maestro Vargas Llosa su Lima, la sua città, che in questo libro introducono la lettura, a metà tra storia, arte e cultura, di una delle più affascinanti capitali dell’America Latina. «Lima sta per raggiungere i dieci milioni di abitanti e ciò merita un applauso, poiché, malgrado le sue deboli fondamenta, sa ancora resistere all’assedio dei sommessi terremoti di marzo e all’eterno battere di tacchi dei più snervanti balli tradizionali del Perù… Lima nasce da un atto di volontà che si impone sul caso. E forse si è trattato dell’unica risoluzione categorica che sia stata presa senza tentennamenti in questa terra…». Così scrive a sua volta Chávez, il giovane autore peruviano che ci accompagna in questa divertente escursione immaginaria per le vie di Lima: città meticcia, figlia di padre forestiero, sempre alla ricerca di un’identità, in cui, insieme alle grandi istituzioni finanziarie e politiche simbolo della modernità, convive l’anima contadina dei migranti delle Ande. Sicché, tra il bingo e la tecknocumbia, gli schermi tv e le processioni religiose, Lima non rinuncia alla sua natura indolente, superstiziosa, laconica e burlona, e a quella tenera pacchianeria tradita dall’abuso di diminutivi e vezzeggiativi, e argutamente immortalata da Vargas Llosa già nel suo titolo: «Un prosecchino, gioia?».
Giovane scrittore, Juan Manuel Chávez ha vinto col suo romanzo La derrota de Pallardelle il Concorso nazionale di narrativa «Federico Villarreal» (2003) e conduce un fortunato programma culturale radiofonico, «La Divina Comedia».
Mario Vargas Llosa è uno dei più amati scrittori dell’America Latina, e ha fatto di Lima lo scenario di tanti suoi romanzi.
L'evoluzione dell'uomo e i suoi nemici
Invenzione e conquista di una terra alla fine del mondo
Canti delle donne d'Algeri
Diversità e conflitti come risorse di pace
La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica
Aspirazioni, etica e sviluppo
Nel cuore della democrazia più complicata del mondo
Ragionando di scienza, natura, esperienza umana
Il ruolo della superstizione nelle società umane
ovvero la storia del canale che mai fu