
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2006, pp. XIV-300
ISBN: 9788860360458
€ 24,50 € 23,28
La storia dell’Italia repubblicana ha avuto tra i suoi protagonisti le migliaia di operai che dagli anni cinquanta hanno dato il via a quel «miracolo economico» che in breve tempo ha trasformato l’identità del paese portandolo nel novero dei più industrializzati del mondo. Ma qual è la traccia che la loro storia ha lasciato nella nostra percezione comune? Per la prima volta, in queste pagine, uno storico indaga la parabola delle immagini collettive degli operai dal 1950 al 1980: il modo in cui essi sono stati visti, raccontati, rappresentati, in trent’anni di storia italiana. Partendo dalla sostanziale marginalità del mondo operaio nei primi anni cinquanta, quando solo le culture di sinistra si interessavano ad esso, l’analisi si concentra sul suo lento imporsi all’attenzione dell’opinione pubblica durante gli anni del boom economico: è allora che la «questione operaia» sembra a un tratto diventare lo specchio di una più generale «questione sociale» del paese, finendo per acquistare una centralità politica nel decennio successivo. Gli anni settanta – basti pensare solo alla cronaca – sono dominati dalle lotte sindacali e da figure politiche come Lama, Trentin, Carniti, Benvenuto; quasi d’improvviso poi, nel 1980, l’anno della «marcia dei quarantamila» a Torino, gli operai tornano a scomparire, per non riapparire più, se non sporadicamente nel cinema e ancor meno nella cronaca. A partire dagli studi ormai consolidati sulla storia dell’Italia repubblicana, il libro disegna un percorso attraverso rappresentazioni pubbliche e immaginari collettivi: la stampa, i romanzi e i quadri, i film e le trasmissioni televisive, le relazioni dei prefetti e della polizia, messi a stretto confronto con la realtà delle fabbriche e le forme in cui gli operai stessi si sono raccontati, dalle testimonianze ai cortei.
Andrea Sangiovanni è ricercatore di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Teramo. Si occupa principalmente di storia dell’Italia repubblicana, con particolare attenzione ai processi di costruzione delle culture politiche e degli immaginari collettivi, e al ruolo svolto in essi dai mezzi di comunicazione di massa.
Andrea Sangiovanni
Andrea Sangiovanni insegna Storia contemporanea, Storia dei media e Public History all’Università di Teramo. Tra i suoi interessi di ricerca, oltre alla storia del sistema dei media, ci sono i processi di costruzione delle culture politiche e degli immaginari collettivi, con particolare attenzione al ruolo dei mezzi di comunicazione di massa. È stato autore di trasmissioni radiofoniche (Tre colori, Wikiradio) e ospite in trasmissioni televisive (Il tempo e la storia, Passato e presente) sulla storia contemporanea. Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: Tute blu (2006), Le parole e le figure (2012) e L’autunno caldo (con A. Becchi, 2019).
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