

La svolta a destra di una città operaia
Cosa è successo alla classe operaia nel nostro paese? Perché non è più la sinistra il suo «naturale» punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria «mutazione antropologica» andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare «dall’altra parte», consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi. La città è Terni, a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, «dal rosso al nero». Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose. Processi di deindustrializzazione, crisi della sinistra, disorientamento culturale e identitario, crisi ambientale e sanitaria – ma anche debolezza di una destra senza spessore, litigiosa, culturalmente inadeguata, campanilista ma sospinta al potere da paure e insicurezze (criminalità, droga, immigrazione, revisionismo storico): la storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro («Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia», denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero paese.
Alessandro Portelli
Alessandro Portelli, tra i fondatori della storia orale, ha insegnato letteratura angloamericana all’Università «La Sapienza» di Roma ed è presidente del Circolo Gianni Bosio. Tra i volumi pubblicati per i tipi della Donzelli ricordiamo: L’ordine è già stato eseguito (1999, Premio Viareggio; 2019), Badlands (2015; 2020), La città dell’acciaio (2017), Storie orali (2017), Il ginocchio sul collo (2020). Ha ideato e curato il volume collettivo Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani (2017).
, QN La Nazione, 31/10/2023
«La svolta di una città operaia» Il "laboratorio politico" in un libro
FABIO MARTINI, La Stampa, 14/11/2023
Lo smarrimento della classe operaia che vota a destra e fa guerra alla Storia
ALESSANDRO PORTELLI, Il Manifesto, 26/10/2023
Terni , la fabbrica e l'«altra» città

Sotto un sole metallico
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili

Il ginocchio sul collo
L’America, il razzismo, la violenza tra presente, storia e immaginari

Badlands
Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni

L'ordine è già stato eseguito
Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria

Bob Dylan, pioggia e veleno
«Hard Rain», una ballata fra tradizione e modernità

Storie orali
Racconto, immaginazione, dialogo

La città dell'acciaio
Due secoli di storia operaia

Calendario civile
Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani

Desiderio di altri mondi
Memoria in forma di articoli

Città di parole
Storia orale di una periferia romana

Canoni americani
Oralità, letteratura, cinema, musica