
Traduzione di David Scaffei
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2023, pp. X-318
ISBN: 9788855224673
€ 28,00 € 26,60
In un dramma degno del Dottor Živago, nel quale si intrecciano scienza, amori, rivoluzioni e guerre, Peter Pringle ricostruisce la storia di Nikolaj Vavilov, lo scienziato che, agli albori della genetica, sognava di sconfiggere la fame nel mondo coltivando piante in grado di sopravvivere in ogni condizione climatica e ad ogni latitudine, nei deserti di sabbia e tra i ghiacci della tundra, e gettando così le basi per un grandioso progetto di raccolta e conservazione della biodiversità alimentare. Il progetto pionieristico di Vavilov si inscriveva nella grande utopia dei primi rivoluzionari bolscevichi, che non esitarono a finanziare le sue spedizioni nei cinque continenti alla ricerca di quelle centinaia di migliaia di semi che avrebbero dato vita a un meraviglioso museo vivente della varietà delle specie botaniche. Alla morte di Lenin, però, il sogno di Vavilov si trasformò in un incubo. La sua indipendenza di pensiero, la fedeltà alla scienza e i rapporti con studiosi di tutto il mondo ne decretarono l’emarginazione da parte degli scienziati fedeli a Stalin, che con l’aiuto della polizia segreta montarono contro di lui un corposo dossier di accuse di sabotaggio e spionaggio, impedendogli di fatto di portare avanti le sue ricerche. E così, l’uomo che sognava di sfamare il pianeta fu una delle vittime più illustri delle purghe staliniane, condannato – per una sorte tragicamente ironica – a morire di fame nelle prigioni sovietiche. Attraverso documenti inediti degli archivi dell’Urss, tra cui il dossier della polizia segreta contro Vavilov, Peter Pringle ricostruisce la trama che portò all’assassinio di questo studioso brillante e profondamente umano, vittima della demagogia anti-scientifica e della cieca ideologia. Un visionario che, come sottolinea Carlo Petrini nella prefazione al volume, già un secolo fa aveva capito che «la biodiversità agricola è la chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare a livello mondiale».
Peter Pringle
Peter Pringle, veterano del giornalismo britannico, è stato corrispondente per il «Sunday Times», l’«Observer» e l’«Independent», viaggiando tra l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente, gli Stati Uniti e l’ex Unione Sovietica. Tra i suoi libri ricordiamo: Food, Inc.: Mendel to Monsanto. The Promises and Perils of the Biotech Harvest (Simon & Schuster, 2005) e il best seller (con Philip Jacobson) Those Are Real Bullets. Bloody Sunday, Derry, 1972 (Grove Press, 2000).
TELMO PIEVANI, Corriere della Sera - La Lettura, 25/06/2023
I buoni semi della scienza che Stalin non digeriva
GABRIELE ROMAGNOLI, La Repubblica - Robinson, 03/06/2023
L'uomo che amava i semi
ELIO CAPPUCCIO, Avvenire, Nazionale, AGORA', 09/08/2023
Scienza vs dittatori E Stalin mandò i genetisti nel gulag
Indipendentismi, autonomismi e conflitti sociali in Europa occidentale
Feste civiche e cultura popolare in Toscana
Appunti per il XXI secolo
Questo volume fa parte della serie pubblicata con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).
Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Cinema, politica, immaginari
Storia delle acque sotterranee in Italia
Dall’età liberale al fascismo
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili
Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento
L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei
Memoria e storia dei paesi abbandonati