«Nei tempi andati gli esseri umani non avevano ancora inventato il computer, gli smartphone e i tablet. Così, per il suo ottavo compleanno Stefano ebbe in regalo una macchina da scrivere portatile. Abituato a vedere il papà che trascriveva interviste con la macchina elettrica, gli sembrò un grande progresso, e concepì un ambizioso progetto…». Le fiabe della famiglia Portelli nascono così, da un bambino che aveva sempre ascoltato suo padre raccontare fiabe e dall’idea, fin da quel momento, prima di registrarle e poi di trascriverle. Il papà è Alessandro Portelli, per professione e passione raccoglitore di interviste e di voci, un maestro della storia orale, e il bambino è il piccolo Stefano, che custodisce per quasi quarant’anni questo «tesoro», a cui lui stesso, come ogni membro della famiglia, aveva contribuito, partecipando alla narrazione, arricchendola ogni volta di un’invenzione, di una trovata, di una formula magica. La matrice orale della fiaba trova qui una sua manifestazione moderna, e del resto le storie prendono vita nel focolare domestico passando di bocca in bocca e di generazione in generazione, finché qualcuno decide di metterle sulla carta. Come in ogni fiaba che si rispetti ci sono le principesse e le magie, gli oggetti fatati e gli animali bizzarri: la Principessa Cincillà desidera per il suo compleanno una torta di mirtilli, frutto misterioso e introvabile nel regno di suo padre. Il Cavallo Corillo e l’Uccello BelBello, gli aiutanti magici della principessa, partono alla ricerca del tanto desiderato frutto, e se ne vanno in capo al mondo per esaudirne il desiderio… E poi c’è la storia di Quel Mascalzone di Van Guld, che a ricreazione ruba sempre la merenda a tre fratellini, il Corsaro Rosso, il Corsaro Nero e il Corsaro Verde… Personaggi e mondi che tornano tra una fiaba e l’altra, tra paesaggi lontani, vicini e magici, dall’Estremo Oriente, all’Africa, alle aule della scuola, alla cosmosfera… Storie fantasiose e bizzarre, che nel tempo hanno assorbito le esperienze quotidiane di un’intera famiglia, il vissuto di tutti i giorni, le paure, i sogni e le passioni di tre generazioni.
Alessandro Portelli
Alessandro Portelli, tra i fondatori della storia orale, ha insegnato letteratura angloamericana all’Università «La Sapienza» di Roma ed è presidente del Circolo Gianni Bosio. Tra i volumi pubblicati per la Donzelli ricordiamo: L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria (1999, Premio Viareggio; 2019), Badlands (2015; 2020), La città dell’acciaio (2017), Dal rosso al nero (2023). Ha ideato e curato il volume collettivo Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani (2017).
La fiera delle falsità
Via Rasella, le Fosse Ardeatine, la distorsione della memoria
Dal rosso al nero
La svolta a destra di una città operaia
Terni, laboratorio d’Italia
Sotto un sole metallico
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili
Il ginocchio sul collo
L’America, il razzismo, la violenza tra presente, storia e immaginari
Badlands
Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni
L'ordine è già stato eseguito
Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria
Bob Dylan, pioggia e veleno
«Hard Rain», una ballata fra tradizione e modernità
Storie orali
Racconto, immaginazione, dialogo
La città dell'acciaio
Due secoli di storia operaia
Calendario civile
Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani
Desiderio di altri mondi
Memoria in forma di articoli
Città di parole
Storia orale di una periferia romana