Niccolò Machiavelli

Il Principe

Con traduzione a fronte in italiano moderno di Carmine Donzelli
Introduzione e commento di Gabriele Pedullà

Collana: Nuova Biblioteca
2022, pp. 336
ISBN: 9788855223034

€ 19,90  € 18,91
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Scheda libro

«… qui si veggono estraordinari sanza essemplo, condotti da Dio: el mare si è aperto; una nube vi ha scorto il cammino; la pietra ha versato acque; qui è piovuto la manna. Ogni cosa è concorsa nella vostra grandezza. El rimanente dovete fare voi: Dio non vuole fare ogni cosa, per non ci tòrre el libero arbitrio e parte di quella gloria che tocca a noi».
Il Principe XXVI

«… qui si vedono eventi straordinari, senza precedenti, operati da Dio; il mare si è aperto; una nube ha mostrato il cammino; la pietra ha versato acque; qui è piovuta manna. Tutto è confluito nella vostra grandezza. Il resto lo dovete fare voi. Dio non vuole fare ogni cosa, per non toglierci il libero arbitrio, e per non privarci in nulla di quella gloria che a noi spetta».
Il Principe XXVI

Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall’auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e – diciamolo pure – la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un’introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo. Dalla sua prima uscita nel 2013, l’edizione Donzelli del Principe ha riscosso grandi consensi, e in molti hanno manifestato l’esigenza di una versione più agile, che riassumesse per un pubblico più ampio le acquisizioni spesso rivoluzionarie di quel primo commento. A questo preciso scopo – accanto a un’edizione del testo machiavelliano rinnovata e arricchita da un corposo apparato di note e da un ampio saggio introduttivo di Gabriele Pedullà, uscita anch’essa nel 2022 – con il presente volume si intende offrire una nuova stesura del commento e della traduzione, esplicitamente indirizzata agli studenti più giovani e a tutti i lettori comuni che desiderano confrontarsi con un classico quale Il Principe, ma che hanno anche timore di perdersi in un corredo di note troppo approfondito e minuzioso. In questa riformulazione più snella, il nuovo commento condensa le scoperte di una ricerca ventennale, consentendo a tutti di apprezzare le sfumature e i sottintesi del testo di Machiavelli, collocandolo nella cultura dell’epoca e al tempo stesso svelandone l’incredibile attualità.

Autori

Niccolò Machiavelli
Niccolò Machiavelli (1469-1527) è stato il pensatore politico europeo più radicale prima della Rivoluzione francese. A partire dal 1498 fu segretario della repubblica di Firenze e ambasciatore, oltre che l’ispiratore di un’originale riforma dell’esercito pensata per sostituire i soldati mercenari con una milizia popolare. Quando nel 1512 i Medici tornarono a Firenze, Machiavelli perse il proprio incarico e, accusato di congiurare contro di loro, venne incarcerato e sottoposto a tortura. Dopo l’elezione di Giovanni de’ Medici a pontefice con il nome di Leone X, Machiavelli cercò di rientrare nel gioco politico persuadendo i nemici di un tempo a ribaltare il sistema di alleanze che li aveva riportati in patria, e a riprendere il suo progetto di riforma militare, fondando sul popolo in armi, piuttosto che sui «grandi». La sua proposta – elaborata per quelle specifiche condizioni storiche –, venne affidata alle pagine del Principe alla fine del 1513, ma probabilmente nemmeno raggiunse i Medici. Negli anni successivi Machiavelli trovò ferventi ammiratori nei giovani aristocratici che si riunivano presso gli Orti Oricellari, persuadendoli della necessità di trasformare le istituzioni di Firenze in chiave neoromana e filo-popolare. Attorno a queste conversazioni presero forma i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, ma l’ambiente degli Orti Oricellari è ritratto da Machiavelli anche nell’unica opera politica da lui pubblicata in vita: l’Arte della guerra (1521), che difende ancora una volta il suo progetto di milizia. A partire da questo momento, e fino alla morte, la fama di Machiavelli sarebbe stata legata soprattutto alla Mandragola e alle Istorie fiorentine. L’ex segretario si spense nel 1527, poco dopo che i Medici erano stati nuovamente cacciati da Firenze in conseguenza del sacco di Roma, senza che il Principe, le Istorie e i Discorsi fossero stati stampati: cosa che avvenne solo tra il 1531 e il 1532.

Gabriele Pedulla'
Gabriele Pedullà è professore di letteratura italiana presso l’Università di Roma Tre, dove insegna anche letteratura italiana contemporanea e letterature comparate. Collabora con il supplemento culturale della domenica del «Sole 24 Ore». Tra le sue pubblicazioni saggistiche si ricordano tre monografie: su Beppe Fenoglio (La strada più lunga, Donzelli, 2001), sulla condizione del cinema e delle altre arti nell’epoca degli individual media (In piena luce, Bompiani 2008) e su Machiavelli (Machiavelli in tumulto, Bulzoni, 2011). Ha curato, assieme a Sergio Luzzatto, l’Atlante della letteratura italiana (Einaudi, 2010-12). È autore delle raccolte di racconti Lo spagnolo senza sforzo (Einaudi, 2009; Premio Mondello Opera prima, Premio Verga, Premio Frontino) e Biscotti della fortuna (Einaudi, 2020; Superpremio Flaiano), e del romanzo Lame (Einaudi, 2017; Premio Carlo Levi, Premio Martoglio).

Carmine Donzelli
Carmine Donzelli (1948) dirige la casa editrice che ha contribuito a fondare nel 1993. Nel 2012 ha pubblicato una edizione con prefazione, introduzione e commento del Quaderno di Antonio Gramsci su Machiavelli, con il titolo Il moderno Principe.