Che ne è del carattere sperimentale ed empirico della ricerca in un’epoca di omologazione crescente? Questo interrogativo guida le conversazioni tra Pier Luigi Crosta e Cristina Bianchetti sulla ricerca territoriale intesa come fare guidato da una soggettività mossa da affetti e relazioni. Lo scopo del libro è mettere in evidenza gli snodi principali della traiettoria di studio di Pier Luigi Crosta: una traiettoria originale, mai ideologica e per qualche aspetto eversiva, che ha caratterizzato il panorama degli studi sulle politiche pubbliche in Italia, delineandosi al di fuori di preoccupazioni accademiche. Un percorso segnato da uno strenuo empirismo e da vere e proprie tattiche del dissenso: disaffezione rispetto ai propri stessi giudizi; diffidenza nei confronti delle teorie; apprezzamento dell’improvvisazione e dell’anomalia; uso di concetti come scollegamento e disgiunzione; attenzione ai concetti di utile, utilizzazione, uso e ai loro legami; attenzione ai nessi tra familiarità e innovazione; rottura delle sequenze, per cui a una cosa può, o non, succederne un’altra. L’obiettivo di fondo è rilanciare una concezione libera e plurale della ricerca. In un’ottica in cui è cruciale il richiamo a Hirschman, alla sua curvatura intellettuale. Questo volume ribadisce che la ricerca è un intreccio mobile e non del tutto razionalizzabile e formalizzabile di interessi, motivazioni, conoscenze e convinzioni. E che può tornare a essere affermativa, capace di rispondere a orizzonti aperti che non la consegnino al nichilismo o alla malinconia.
Pier Luigi Crosta
Pier Luigi Crosta è stato professore ordinario di politiche urbane e territoriali presso lo Iuav di Venezia. Ha insegnato ad Algeri, Milano, Torino, Venezia e diretto il dottorato di ricerca in pianificazione territoriale e politiche pubbliche di Iuav.
Cristina Bianchetti
Cristina Bianchetti, professore di urbanistica al Politecnico di Torino, si occupa di critica del progetto urbanistico contemporaneo.
Spazi che contano
Il progetto urbanistico in epoca neo-liberale
Il Novecento è davvero finito
Considerazioni sull'urbanistica
I servizi di prossimità come beni comuni
Una nuova prospettiva per la montagna
Dalla qualità alla sostenibilità
Il contributo di Icmq alla qualificazione delle costruzioni
Il giardino biopolitico
Spazi, vite e transizione
Storia contro storie
Elogio del fatto architettonico
Vivere o morire di rendita
La rendita urbana nel XXI secolo
Fare urbanistica oggi
Le culture del progetto
Coste in movimento
Infrastrutture ambientali per la rigenerazione dei territori