

Pinocchio ci accompagna fin da bambini: è uno dei primi personaggi che abbiamo conosciuto, forse il primo di cui abbiamo condiviso le avventure, le marachelle, le debolezze; il primo che abbiamo sentito vicino a noi. Eppure, siamo così sicuri di conoscerlo bene? Come è nato il nostro burattino? Cosa si nasconde nella bottega di Collodi? Il volume ci guida proprio all’interno di quella bottega: attraverso un’originale rilettura del libro italiano più amato al mondo e sulla scorta delle più recenti e innovative teorie della comparazione, Veronica Bonanni ricostruisce il metodo compositivo dell’autore e rintraccia nel romanzo l’ampio ricorso alla riscrittura e al riuso originale di materiali letterari propri e altrui. Come Geppetto fabbrica il suo «burattino maraviglioso» a partire da un ceppo grezzo e «due pezzetti di legno stagionato», così mastro Collodi assembla il suo burattino attingendo alle fonti più diverse: dalle fiabe di Perrault e Madame d’Aulnoy, che aveva tradotto in italiano, ai miti di Ovidio e Apuleio, dalle fiabe di Basile alle raccolte popolari di Imbriani; senza dimenticare il ruolo giocato dal ricco patrimonio iconografico: le illustrazioni di Gustave Doré e Bertall per le fiabe francesi e quelle di Enrico Mazzanti per le opere di Collodi. Dopo le tante e più o meno autorevoli riletture di Pinocchio, da Manganelli al cardinale Biffi, e le più disparate etichette – libro laico, religioso, esoterico, massonico o alchemico –, riscopriamo finalmente in questa indagine, rigorosamente incentrata sul testo e sulle immagini, e saldamente ancorata al contesto culturale dell’epoca, la vera natura del burattino. Perché Pinocchio, troppo spesso ormai lo si dimentica, ha come primi destinatari i ragazzi, anche se è certamente, senza distinzioni di pubblico, un grande classico della letteratura.
Veronica Bonanni
Veronica Bonanni, dottore di ricerca in Letterature comparate e in Italianistica, è collaboratrice scientifica del gruppo di ricerca Cle (Comparer les littératures en langues européennes) dell’Università di Losanna, dove ha tenuto corsi di Letterature comparate. Si occupa di letteratura italiana e francese dell’Ottocento e di letteratura per l’infanzia. Dal 2000 fa parte della redazione di «Hamelin», rivista dedicata allo studio dell’infanzia e dell’adolescenza in un’ottica pluridisciplinare.
Federico Talarico, Il Folletto, 09/12/2021
La fabbrica di Pinocchio
Piazza, Isotta, Between, 11/06/2021
La fabbrica di Pinocchio. Dalla fiaba all’illustrazione, l’immaginario di Collodi
, Intersezioni, 11/06/2021
intervista a Veronica Bonanni
, Radio Città Fujiko, 22/01/2021
La fabbrica di Pinocchio. Intervista all'autrice
Loredana Lipperini, Fahrenheit - Radio 3, 24/12/2020
Pinocchio ad alta voce: intervista a Veronica Bonanni
Luca Miele, Il Regno, 15/10/2020
LA FABBRICA DI PINOCCHIO
Simone Manni, Oblio, 01/10/2020
La fabbrica di Pinocchio
Cristina Taglietti, Corriere della Sera, 29/08/2020
GEPPETTO CREA PINOCCHIO E PINOCCHIO IL MONDO
, Il Manifesto, 01/08/2020
Nella «fabbrica di Pinocchio»

La nudità di Beatrice
Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l’iconografia della Carità

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Italo Calvino e la scienza

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Il demone di Dostoevskij
Il sesso, la morte, il linguaggio

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Filosofia e icone della pazienza

Di cosa parlano i libri per bambini
La letteratura per l’infanzia come critica radicale

Dante
Amore, essere, intelletto

La fiaba irresistibile
Storia culturale e sociale di un genere

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Gli illustratori italiani dei libri per l’infanzia

Rami nel tempo
Memorie di famiglia e romanzo contemporaneo

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Lo scrittore della mia vita