John Maynard Keynes
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John Maynard Keynes nacque nel 1883 a Cambridge, nell’Inghilterra della regina Vittoria, centro politico e finanziario di un mondo che sembrava avviato stabilmente verso il progresso e la prosperità, l’integrazione e la pace. Di famiglia borghese, frequentò la prestigiosa scuola di Eton, per poi tornare a Cambridge a studiare logica e matematica, prima ancora che economia. La sua tesi, più tardi pubblicata con il titolo di Trattato sulla probabilità (1921), lo portò a riconoscere i limiti del calcolo statistico e il regime di fondamentale incertezza in cui siamo costretti a prendere le decisioni. L’imponderabile irruppe con violenza allo scoppio della Grande guerra. Da poco funzionario del Tesoro, Keynes si trovò a lavorare «per un governo che disprezzo ai fini di una causa che reputo criminale». Partecipò come delegato inglese alla Conferenza di Versailles, ma si dimise, denunciando che lo spirito di rivalsa e l’insipienza economica dei vincitori avrebbero imposto al mondo intero una pace ancor più devastante della guerra. Il saggio su Le conseguenze economiche della pace (1919) lo consegnò alla notorietà e a un destino di profeta inascoltato. Tornato a Cambridge come fellow del King’s College, dedicò lo studio e l’insegnamento ai problemi economici dell’instabilità e della depressione. Individuò nei difetti costitutivi del sistema monetario il principale fattore di squilibrio, e concentrò su di esso tutte le sue opere scientifiche, da La riforma monetaria (1923) al Trattato sulla moneta (1930) fino alla Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936). Affidò le sue raccomandazioni anche a numerosi articoli, conferenze e pamphlet, alcuni dei quali sono raccolti in Esortazioni e profezie (1932). La speculazione teorica non fu per Keynes mai disgiunta dall’esperienza pratica e dall’impegno politico. Era convinto che i problemi economici dovessero e potessero essere risolti, affinché l’uomo si dedicasse appieno al suo vero compito, di essere libero e vivere bene. Sposò la ballerina russa Lydia Lopokova, e fu legato al gruppo artistico e letterario di Bloomsbury. I venti di guerra lo riportarono in prima linea, a ridisegnare le istituzioni economiche dalle fondamenta. Elaborò per conto del governo inglese il piano della Clearing Union, con l’obiettivo di favorire il commercio fra le nazioni. Dopo due anni di estenuanti negoziati con gli americani, la proposta fu tradita dagli accordi di Bretton Woods. Keynes fu logorato dalla battaglia diplomatica e dal presagio che, per la seconda volta, i suoi sforzi non sarebbero bastati a instaurare un’economia per la pace. Morì d’infarto il giorno di Pasqua del 1946.