Giacomo Leopardi
Zibaldone di pensieri
Edizione tematica condotta sugli Indici Leopardiani
L’immenso manoscritto dello Zibaldone di pensieri di Giacomo Leopardi – custodito presso la Sezione manoscritti della Biblioteca Nazionale di Napoli – è costituito da un insieme di fogli singoli che Leopardi teneva in una cassetta: una cassetta che lo seguiva in ogni suo spostamento e che probabilmente arrivò a contenere, nel suo punto culminante, 4526 pagine di testi in fogli separati e numerati progressivamente, un lemmario di 555 schedine, 38 schedine (le polizzine «richiamate»), 3 indici e 7 schede di formato più grande (le polizzine cosiddette «non richiamate»), ciascuna delle quali dedicata a un percorso tematico. Quando si guardi all’insieme di queste carte – scritte lungo il corso di un quindicennio, tra il luglio del 1817 e il dicembre del 1832 – non si può non riconoscere l’intenzione del loro autore di considerare quei fogli come un universo suscettibile di diversi possibili scandagli e di differenti possibili sequenze: di più, come una sorta di macchina pensata in funzione di una sua componibilità.
Edizione tematica condotta sugli Indici Leopardiani
Nuova edizione tematica condotta sugli Indici leopardiani
Edizione tematica stabilita sugli Indici leopardiani
Sesto volume dell'Edizione tematica dello Zibaldone stabilita sugli Indici leopardiani
Quinto volume dell'edizione tematica dello
Quarto volume dell'edizione tematica dello "Zibaldone di pensieri" stabilita sugli "Indici" leopardiani
Terzo volume dell'Edizione tematica dello "Zibaldone di pensieri" stabilita sugli "Indici" leopardiani
Secondo volume dell'Edizione tematica dello "Zibaldone di pensieri" stabilita sugli "Indici" leopardiani
Primo volume dell'edizione tematica dello "Zibaldone di pensieri" stabilita sugli "Indici" leopardiani