Hannah Arendt
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Hannah ARENDT (1906-1975), filosofa tedesca, allieva di Heidegger e Jaspers, è stata una delle maggiori pensatrici della politica di questo secolo. Per sfuggire alla persecuzione antiebraica emigrò dopo il 1933 prima in Francia e poi negli Stati Uniti. Tra le sue opere più importanti tradotte in italiano: La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (Feltrinelli 19923), Le origini del totalitarismo (Edizioni di Comunità 1967), Il futuro alle spalle (Il Mulino 1981), Sulla rivoluzione (Edizioni di Comunità 1983), La disobbedienza civile e altri saggi (Giuffré 1985), Politica e menzogna (SugarCo 1985), Ebraismo e modernità (Unicopli 1986), La vita della mente (Il Mulino 1987), Rahel Varnhagen (Il Saggiatore 1988), Filosofia e politica. Carteggio con Jaspers 1926-1969 (Feltrinelli 1988).

Gunther ANDERS, Hannah ARENDT, Hans JONAS, Karl LOWITH, Leo STRAUSS

Su Heidegger

Cinque voci ebraiche

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