Hans Magnus ENZENSBERGER (Allgäu, Baviera, 1929), saggista, poeta, polemista, critico militante contro ogni militanza troppo univoca, da quarant'anni anima la cultura europea con penna pungente e mai pesante. Nelle poesie, da In difesa dei lupi (1957) a Mausoleum. Trentasette ballate tratte dalla storia del progresso (1975, trad. it. Einaudi 1979), fino a La fine del Titanic (1978, Einaudi 1980) dà vita a una personale antimitologia del moderno. Così la sua critica della cultura, che parte da Adorno ma non risparmia nemmeno il grande maestro, non teme di illuminare le contraddizioni più scomode, anche a rischio di scatenare bufere: si pensi a Questioni di dettaglio (1962, Feltrinelli 1965), Ah! L'Europa (1989, Garzanti 1990), Mediocrità e follia (1992, Garzanti 1993), La grande migrazione (1993, Einaudi 1993).