Giuseppe Colombo

L'agricoltura della Puglia nel XX secolo

Collana: Cataloghi
2001, pp. VII-103, con 16 di fotografie e illustrazioni a colori e in b/n fuori testo, rilegato
ISBN: 9788886175722

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Scheda libro

«In poche altre aree di Italia le vicende dell'agricoltura costituiscono la storia stessa della regione, tanto profondamente connesso alla terra è stato ogni aspetto della vita della Puglia» (dalla Presentazione di Paolo Petrilli). Questa nuova monografia regionale di Giuseppe Colombo - che va ad aggiungersi alla serie curata dalla Società Italiana degli Agricoltori - nel ripercorrere un secolo di trasformazioni economiche e sociali che hanno interessato la Puglia, inevitabilmente ci racconta anche la storia della regione e, nei suoi tratti salienti, quella nazionale. Sfilano davanti ai nostri occhi alcuni dei grandi eventi che hanno segnato il Novecento: le due guerre mondiali, il fascismo, l'attività dell'Opera Nazionale Combattenti, le leggi sulla bonifica volute da Mussolini e quelle degli anni cinquanta sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno e sulla riforma fondiaria, per arrivare agli anni più recenti, e dunque alle questioni aperte dall'impatto della politica agricola comunitaria e dalle leggi nazionali attraverso le quali si è attuato il decentramento delle competenze agricole alle regioni. Accanto a questi, indicati come i fattori «esogeni» che hanno dato avvio alla trasformazione del settore agricolo pugliese, vengono analizzati i fattori «endogeni» dello sviluppo, riconducibili al complesso di innovazioni tecniche e tecnologiche che hanno interessato gli strumenti e le attrezzature, ma anche le ricerche in campo agronomico e organizzativo, quali, ad esempio, l'irrigazione localizzata, l'allevamento della vite «a tendone», l'utilizzazione su larga scala di macchinari per la frantumazione delle rocce superficiali e altri ancora. Ne emerge un quadro mosso e variegato che dà conto di come lo straordinario insieme di cambiamenti che hanno segnato l'agricoltura pugliese nel corso del Novecento non abbia uniformemente interessato la regione, né relativamente ai tempi in cui si sono verificati, né per durata, né per causa agente, né riguardo alla natura delle modificazioni introdotte. Piuttosto l'analisi individua delle «macrozone», caratterizzate dalla netta prevalenza di particolari condizioni ambientali o di specifici ordinamenti colturali, che non sempre coincidono con le tradizionali partizioni amministrative: abbiamo così la Puglia del seminativo, quella dell'albero e quella dell'allevamento. Con uno sguardo sempre attento ai mutamenti che hanno interessato le condizioni di vita delle popolazioni rurali, da un lato, e alle vicende dell'economia nazionale, dall'altro, Giuseppe Colombo ricostruisce quello che a ragione può essere definito un secolo «rivoluzionario» per l'economia agricola della regione: nella Puglia di oggi ben poco sopravvive infatti di quanto la caratterizzava agli inizi del Novecento. E le nuove tecnologie, il tumultuoso progresso delle telecomunicazioni, le favorevoli aperture commerciali che sembrano delinearsi, il fermento dei giovani imprenditori lasciano già immaginare ulteriori e repentine accelerazioni di un processo di profondo cambiamento.

Autore

Giuseppe Colombo
Giuseppe COLOMBO è ordinario di Economia e organizzazione aziendale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze. Studioso dei problemi dell'economia agraria e del Mezzogiorno, è pubblicista e autore di numerosi saggi tra cui Quale futuro per l'agricoltura italiana? (con E. Bassanelli, il Mulino, Bologna 1995), Il filo di Arianna della politica agricola regionale (il Mulino, Bologna 1991), La politica agricola delle Regioni a statuto ordinario (Cedam, Padova 1990). Consulente di organizzazioni nazionali e internazionali, è stato direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo (organo italiano del Ciheam) e presidente dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria (Inea).