Marcel Ayme'

Le storie del gatto sornione

Con una presentazione di Ascanio Celestini e una prefazione di Jacqueline Risset. Disegni originali di Nathalie Parain

Collana: Fiabe e storie
2005, pp. XII-292
ISBN: 9788879898492

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Scheda libro

Dedicato dall’autore «ai bambini dai quattro ai sessantacinque anni», questo sublime esercizio della fantasia, che è uno dei capolavori del Novecento francese, ci libera dalle pesantezze del quotidiano. Gli animali che popolano le sue pagine – lupi e mucche e galline e cani, che loro malgrado somigliano agli uomini destinati a leggerle – non hanno intenti moraleggianti, non vogliono insegnare nulla a nessuno. Sono piuttosto, insieme a Delphine e Marinette, le due deliziose e pestifere bambine che li trascinano nelle loro avventure, la messa in scena di quell’incontro felice tra il surreale e il fantastico, l’ironia e l’incanto, l’umorismo e la cattiveria, che distilla il più puro piacere del racconto.

Autore

Marcel Ayme'
Marcel Aymé (1902-1967) è stata una delle personalità più significative e originali della cultura francese del Novecento. Dopo un’infanzia trascorsa coi nonni in una fattoria di campagna, e un’adolescenza passata più a leggere che a studiare, a vent’anni scrive il suo primo romanzo, seguito a breve distanza dal secondo, Aller-retour, che viene pubblicato dall’editore Gallimard. Da quel momento Aymé pubblicherà incessantemente, e sempre con Gallimard, romanzi e racconti al ritmo di un libro l’anno. Il romanzo che lo rivelerà al grande pubblico sarà La jument verte (1933), che gli attirerà accuse di licenziosità dalla critica benpensante. In quello stesso anno Aymé comincerà a lavorare per il cinema e a scrivere per il teatro, mentre le sue frequentazioni intellettuali si faranno sempre più intense: da Louis-Ferdinand Céline ad André Gide, da Colette a Emmanuel Bove. La dimensione più limpida della sua scrittura sta nel racconto, non a caso il genere da lui preferito. Da questo filone si stagliano, per formare un caso a sé, Les contes du chat perché, di gran lunga il suo libro più famoso, pubblicato per la prima volta nel 1939 e da allora in poi ristampato, tradotto e illustrato in centinaia di migliaia di copie e in numerosissime edizioni in tutto il mondo.