William I. Thomas

Gli immigrati e l'America

Tra il vecchio mondo e il nuovo

A cura di Raffaele Rauty. Traduzione di Caterina Dominijanni

Collana: Universale
2000, pp. 225
ISBN: 9788879895316

€ 12,91
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Scheda libro

1921: mentre le frontiere statunitensi chiudono progressivamente all'immigrazione transoceanica e al sogno americano di migliaia di individui, William Thomas, una delle personalità di maggiore spicco della ricerca sociologica nella Chicago di inizio del secolo, conduce un'analisi dell'insediamento degli immigrati nella società americana destinata a rimanere un modello insuperato dell'indagine sociale. Il fenomeno che Thomas ha di fronte è imponente. Una massa enorme di immigrati che provengono essenzialmente dal Sud e dall'Est d'Europa: italiani, polacchi, ebrei, russi. Di fronte ai processi di demoralizzazione e disorganizzazione sociale conseguenti al loro tumultuoso aggregarsi, Thomas tende a cogliere le contraddizioni culturali ma anche e soprattutto la ricchezza potenziale di quei popoli e delle loro immigrazioni. La raccolta di documenti, lettere, storie di vita, racconti, circolari di associazioni, testimonianze, mostra la complessità dei processi attraverso i quali i vecchi mondi si trapiantano nel nuovo. La convinzione da cui Thomas muove è che l'oblio e la rimozione degli elementi che costituivano il paesaggio mentale e affettivo degli immigrati possano incidere sul processo di assimilazione e sulla dinamica della riorganizzazione sociale in maniera non già positiva, ma al contrario negativa. Quelle radici, dunque, non devono essere cancellate: devono piuttosto essere positivamente prolungate e ritradotte; soprattutto nella prima fase del nuovo insediamento, le singole associazioni nazionali e la stampa svolgono un ruolo fondamentale, e garantiscono la coesistenza del linguaggio d'origine a fianco di quello nuovo. Più che una barriera rispetto al nuovo, ogni richiamo alla cultura d'origine deve essere considerato come un contributo efficace, non solo per il futuro del singolo individuo o del gruppo, ma per quello dell'intero paese d'arrivo. Storia e memoria dei popoli sono così destinate a saldarsi con il presente, entrando in una relazione feconda e interagendo con la realtà del popolo nativo statunitense, in una nuova, ampia e partecipata concezione della democrazia.

INDICE

Nota dell'editore all'edizione originale

Prefazione all'edizione originale

I. Il patrimonio culturale degli immigrati

1. Definizione di patrimonio culturale 2. Documenti illustrativi 3. Antagonismi conseguenti

II. Patrimonio culturale e desideri umani

1. I quattro desideri fondamentali 2. Regolazione primaria dei desideri 3. Adattamento alla società individualistica

III. Esperienze degli immigrati

1. Cambiamenti negli atteggiamenti 2. Perdita di status

IV. Demoralizzazione degli immigrati

1. Le prime fasi 2. Casi estremi

V. Tipologia degli immigrati

1. Il colono stabile 2. Il colono temporaneo 3. L'idealista politico 4. Il tipo tutto va bene 5. Il caffone 6. L'intellettuale

VI. Istituzioni degli immigrati

1. Istituzioni di primo soccorso 2. Società di mutuo soccorso e di assistenza 3. Organizzazioni nazionalistiche 4. Istituzioni culturali

VII. Le comunità degli immigrati

1. Gli italiani 2. I cinesi 3. I giapponesi 4. I messicani 5. Gli ebrei 6. I polacchi 7. I boemi 8. Gli scandinavi

VIII. Tipi di influenza esercitata dalla comunità

1. La comunità polacca 2. La comunità ebraica 3. La comunità italiana

IX. Armonizzazione delle eredità culturali

1. Requisiti di una democrazia 2. Patrimoni culturali simili 3. Psicologia dell'assimilazione 4. Tolleranza contro repressione 5. Valorizzare le organizzazioni degli immigrati 6. Impossibilità del perpetuarsi dei gruppi

Appendice

Bibliografia delle opere di W. I. Thomas

Autore

William I. Thomas
William I. THOMAS (1863-1947), studioso di psicologia dei sessi e degli assetti delle società «selvagge», dal 1927 è stato presidente dell'American Sociological Society. Tra le sue opere: Sex and Society: Studies in the Social Psycology of Sex (1907), The Souce Book for Social Origin (1909), Il contadino polacco, scritto con Znaniecki (1918-1920), trad it. Milano 1968), The Unadjusted Girl (1923), The Child in America (1928).