Giacomo Leopardi

Della natura degli uomini e delle cose

Terzo volume dell'Edizione tematica dello "Zibaldone di pensieri" stabilita sugli "Indici" leopardiani

A cura di Fabiana Cacciapuoti, prefazione di Antonio Prete

Collana: Biblioteca
1999, pp. LXXXIV-378, rilegato
ISBN: 9788879894562

€ 21,69  € 20,61
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Scheda libro

"Non abbiamo ancora esempio nelle passate età, dei progressi di un incivilimento smisurato, e di uno snaturamento senza limiti. Ma se non torneremo indietro, i nostri discendenti lasceranno questo esempio ai loro posteri, se avranno posteri".

(Giacomo Leopardi).

Con questo terzo volume prosegue la pubblicazione dell'edizione tematica dello "Zibaldone" leopardiano, che ha già visto l'uscita dei volumi "Trattato delle passioni" e "Manuale di filosofia pratica". Si entra così nel pieno dell'argomentazione filosofica di Leopardi. Non a caso, nei "Disegni letterari" il poeta ebbe modo di definire il "Della natura degli uomini e delle cose" come l'opera che avrebbe contenuto la sua metafisica, aggiungendo che sarebbe stata l'opera della sua vita. E infatti in questo libro si tratta dei più arditi problemi filosofici: l'essere e il nulla, l'infinito dei mondi, spazio e tempo, Dio, ma anche degli effetti che la "Civiltà", portata alle sua estreme conseguenze, determina sull'uomo e sulla natura: la morte delle illusioni è allora parallela alla distruzione della «salvatichezza» in natura. E' poi affrontato tutto il problema della natura nei suoi vari significati: caso e necessità, ma anche luogo primitivo e originario da difendere contro ogni alterazione. In questo libro si tocca l'acme della modernità del messaggio leopardiano: proprio nelle pagine che riguardano il rapporto tra uomo e natura, e tra uomo e uomo la parola del poeta diviene salvaguardia della diversità. Leopardi si manifesta così, ante litteram, filosofo della differenza.

PIANO DELL'OPERA.

I. Trattato delle passioni. II. Manuale di filosofia pratica. III. Della natura degli uomini e delle cose. IV. Teorica delle arti, lettere. Parte speculativa. V. Teorica delle arti, lettere. Parte pratica. VI. Memorie della mia vita.

Autore

Giacomo Leopardi
L’immenso manoscritto dello Zibaldone di pensieri di Giacomo Leopardi – custodito presso la Sezione manoscritti della Biblioteca Nazionale di Napoli – era costituito da un insieme di fogli sciolti, conservati in una cassetta che Leopardi portava con sé in ogni spostamento e che giunse a contenere 4526 pagine numerate dallo stesso autore, poi rilegate in 7 volumi per decisione della Commissione presieduta da Carducci. Accanto al manoscritto si sono conservati altri materiali: un lemmario di 555 schedine, 38 schedine (le polizzine «richiamate»), 3 indici e 7 schede più grandi (le polizzine «non richiamate») che tracciano 8 differenti percorsi tematici. Di questi, il presente volume ne documenta due (Lingue e Volgare latino; gli altri sei sono oggetto del volume precedente: Trattato delle passioni, qualità umane ec., Manuale di filosofia pratica, Della natura degli uomini e delle cose, Teorica delle arti, lettere ec. Parte speculativa, Teorica delle arti, lettere ec. Parte pratica, storica ec., Memorie della mia vita). Oltre ai testi richiamati nei due percorsi tematici, la presente edizione raccoglie i brani oggetto di ulteriori rinvii, restituendo così, non l’intero corpus dello Zibaldone, ma la mappa completa dei materiali che Leopardi aveva selezionato al fine di una riflessione più sistematica: da queste carte – scritte tra il luglio 1817 e il dicembre 1832 – si evince l’intenzione del loro autore di considerarle un universo suscettibile di diversi possibili scandagli e di differenti possibili sequenze: di più, come una sorta di macchina pensata in funzione di una sua componibilità.