Scheda libro

La democrazia – il potere, il governo, la sovranità suprema del popolo – ha sempre costituito, dalla Grecia antica in poi, un problema: circa il modo di intenderla, le sue possibilità di attuazione, i suoi lati positivi o negativi, il suo essere soprattutto un mito o anche una realtà. Dal Settecento in avanti non sono mai venute meno le aspre divisioni che hanno contrapposto i fautori della democrazia diretta ai sostenitori della democrazia rappresentativa. In queste pagine, uno dei maggiori storici della politica ci consegna un’opera destinata a durare, con un duplice intento: da un lato ricostruire la storia del pensiero dei grandi filosofi politici classici – dall’età di Pericle a quella contemporanea – sul tema della democrazia e sui suoi dilemmi, dall’altro offrire una serie di riflessioni sui limiti e persino gli stravolgimenti che la sovranità popolare in quanto mito, potente ideologia, progetto astratto, ha conosciuto e non poteva non conoscere nelle sue molteplici attuazioni. A corollario di questo doppio livello di lettura, Salvadori mette a fuoco il processo di grave deterioramento che la democrazia liberale – proclamata trionfante dopo il crollo politico e morale del comunismo totalitario che aveva preteso di incarnare la «vera» democrazia – ha subito a partire dall’offensiva vittoriosa del neoliberismo iniziata alla fine degli anni settanta del secolo scorso, la quale ha spostato in maniera crescente il centro del potere decisionale dai singoli Stati alle grandi oligarchie finanziarie e industriali sovranazionali. Una situazione, questa, che induce a domandarsi quale possa essere il futuro della democrazia e quali le modalità della sua difficile, incerta rinascita.

Autore

Massimo L. Salvadori
Massimo L. Salvadori, professore emerito dell’Università di Torino, ha insegnato Storia delle dottrine politiche. Tra i suoi libri nel catalogo Donzelli, ricordiamo: L’idea di progresso (2006), Democrazia. Storia di un’idea tra mito e realtà (2015, 2016), Giolitti. Un leader controverso (2020), In difesa della storia. Contro manipolatori e iconoclasti (2021) e Da un secolo all’altro. Profilo storico del mondo contemporaneo, 1980-2022 (2022).¬zione. Matteotti emerge quale teorico e rappresentante di quello che definiva «riformismo rivoluzionario», un concetto ardito, rivolto contro sia il riformismo moderato di natura compromissoria sia il velleitario estremismo rivoluzionario: «un aratro dalla lama tagliente – spiega Salvadori –, atta a rivoltare la dura terra per renderla capace di offrire una nuova e migliore semina e di dare i frutti in grado di migliorare le condizioni anzitutto dei più indifesi».

Recensioni

Stefano Petrucciani, L'Indice dei libri del mese, 01/05/2016
SENZA MARX NESSUNA SOCIALDEMOCRAZIA

Sergio Caroli, La Gazzetta di Parma, 24/02/2016
"GLOBALIZZAZIONE? GOVERNI INDEBOLITI"

Carlo Altini, Il Manifesto, 02/02/2016
QUELL'IDEA DI AUTOGOVERNO PERSA IN MEZZO AL GUADO

Sergio Caroli, Il Giornale di Brescia, 01/02/2016
LA DEMOCRAZIA, SCOMMESSA INCERTA IN UN MONDO IN CUI DECIDE IL DENARO

Corrado Augias, La Repubblica, 22/01/2016
LA DEMOCRAZIA TRA MITO E REALTA' - LETTERA

Corrado Augias, Venerdì - La Repubblica, 15/01/2016
LA DEMOCRAZIA COME SOVRANITA' POPOLARE NON E' CHE UN'UTOPIA

Carlo Altini, Il Manifesto, 09/01/2016
IL SIMULACRO REALE DELLA SOVRANITA', POPOLARE

Giuseppe Bedeschi, Domenica - Il sole 24 ore, 27/12/2015
MA IL "DEMOS" NON COMANDA

Michele Salvati, Il Corriere della Sera, 20/12/2015
L'UTOPIA DEL POPOLO AL POTERE LEGITTIMA IL GOVERNO DELLE ELITE

, RADIO 3 - FAHRENHEIT, 04/12/2015
Intervista a Massimo L. Salvadori

, La Repubblica, 28/11/2015
LA DEMOCRAZIA E IL SUO INCERTO AVVENIRE