Paul Schrader

Il trascendente nel cinema

Ozu, Bresson, Dreyer

A cura di Gabriele Pedullà

Collana: Virgolette, 46
2010, pp. XXXII-144
ISBN: 9788860364845

€ 18,00
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Scheda libro

Se davvero il cinema è condannato alla riproduzione mimetica del mondo fisico dall’«effetto di realtà» del medium fotografico, in che modo sarà possibile rappresentare sul grande schermo il trascendente? Da Griffith a De Mille, la risposta di Hollywood è stata relativamente: servendosi degli effetti speciali. Alla fine degli anni sessanta, però, un giovane studente dell’Ucla, appena uscito dal seminario, prova a ripensare la questione interrogando i grandi maestri del cinema europeo e giapponese, specialmente Ozu, Bresson e Dreyer. Ne è venuta fuori prima una brillante tesi di dottorato e poi, nel 1972, questo libro, uno dei pochi classici indiscussi della riflessione contemporanea sull’estetica del film, che alla sua prima uscita italiana (2002) fu insignito del Premio Filmcritica «Umberto Barbaro». Se poi il giovane dottorando si chiama Paul Schrader – futuro sceneggiatore per Martin Scorsese di Taxi Driver, nonché regista in proprio di alcuni dei più importanti film americani degli ultimi decenni – la traduzione italiana di questo volume può essere considerata un piccolo evento. Filosofia, antropologia, religione, storia dell’arte: nessuna disciplina viene trascurata nell’indagine di Schrader, ma tutte sono chiamate a delineare una fenomenologia del sacro nell’arte, alla ricerca di uno «stile trascendentale» che fa dialogare lo Zen con la Scolastica e Kandinskij con le icone bizantine.

Autore

Paul Schrader
Paul Schrader ha realizzato per Martin Scorsese la sceneggiatura di Taxi Driver (1976) e Al di là della vita (1999); di Mosquito Coast (1986) per Peter Weir, dirigendo in proprio alcuni dei film più significativi della «nuova Hollywood», tra cui Hardcore (1978), American Gigolo (1980) e Mishima (1985).