Una stella brilla dentro

«A casa nostra, in cucina, c'era una lampada di carta a forma di stella, e quando la sera tornavo dalla scuola di musica riconoscevo la nostra finestra da lontano: una stella brillava dentro il buio freddo di novembre».

L’infanzia in bilico tra il perdersi e il ritrovarsi, mentre i grandi fanno la guerra. Un libro pieno di verità e di speranza, che tocca il cuore dei piccoli e mette il dito nel torpore degli adulti. L’albo che consacra un’autrice di levatura internazionale.

La perdita del proprio mondo, tutto intero, tutto a un tratto, visto attraverso gli occhi di una bambina. Alla levità del tratto e alla limpidezza espressiva di Anna Desnitskaya basta un distillato di parole e di immagini calibrato alla goccia, per narrare un’infanzia spaesata, messa in fuga, in subbuglio. I grandi fanno la guerra, i piccoli scappano da casa, smarriscono legami, spazi, sicurezze, radici. Un brutto giorno, vengono snidati dalla tana in cui avevano raccolto come preziosi sassolini tutte le emozioni della loro breve vita, e vanno ad abitare luoghi estranei, di cui niente sanno, né mai vorrebbero sapere – la lingua, l’aspetto delle case, il sapore dei cibi, il caldo, il freddo, la luce del giorno e della notte.