«Le aree marginalizzate non sono spente. Per accorgersene però bisogna adottare altri sguardi, accendere i fari sulla vita che c’è nei paesi “vuoti”, sui bisogni, le attese e le aspirazioni di quanti restano, tornano e, più raramente, arrivano. Pochi, ma sufficienti per autorizzare la speranza che i luoghi rarefatti siano abitabili».
È ancora possibile vivere nelle aree demograficamente rarefatte, con pochi bambini, sempre meno donne in età fertile, lavoro introvabile, tanti anziani e con una dotazione di servizi pubblici in contrazione? Si può abitare in comunità ormai rinsecchite, in paesi sempre più ostili al benvivere, nell’Italia fuori Italia, dove i diritti della Costituzione sono calpestati quotidianamente? Un’ampia ricerca empirica nella Calabria interna – l’estremo dell’Italia estrema – testimonia che in questi luoghi si continua ad abitare, a fare progetti, a manifestare bisogni, a sognare. C’è ancora vita. Ci sono famiglie con figli piccoli che hanno deciso di restare. Tanti giovani che hanno scelto di continuare a risiedervi e tanti altri che resterebbero se si creassero le condizioni per fermarsi. E soprattutto ci sono anziani, il più delle volte soli, che restano perché da sempre radicati in quelle terre e che mantengono vive relazioni sociali di prossimità e minute economie. Si può aspirare a un futuro diverso da quello contratto e cupo delle tendenze demografiche e dell’indifferenza istituzionale, se si rovesciano i vincoli in opportunità: la rarefazione demografica come alternativa alla congestione urbana; la lentezza come guadagno di tempo per abitare lo spazio; le pluriclassi per mettere a punto nuovi metodi didattici; la distanza dai poli di servizi per sviluppare forme di mobilità e accessibilità diverse, diagnostica innovativa e cure mediche adeguate. Serve uno sguardo partigiano per riconoscere i cittadini che hanno scelto di restare, la loro voglia di continuare a vivere in contesti appartati, diversamente appaganti. Serve dare potere decisionale e assicurare la rappresentanza politica ai residenti. Serve il coraggio delle sperimentazioni per porre domande alla società intera, perché sostenere la qualificazione della vita in aree rarefatte significa anche rendere meno fragile la ricchezza nelle aree dense. Servono politiche dal basso e dall’alto per far diventare strategie, progetti, azioni le visioni di futuro che – come gli acini dell’uva puttanella – maturano anche in questi luoghi.
Domenico Cersosimo
Domenico Cersosimo, già professore di Economia applicata nell’Università della Calabria, è vicepresidente e membro del comitato direttivo del l’Associazione Riabitare l’Italia. Per Donzelli ha curato Contro i borghi (2022, con F. Barbera e A. De Rossi) e Manifesto per riabitare l’Italia (2020, con C. Donzelli).
Sabina Licursi
Sabina Licursi è professoressa associata di Sociologia generale presso l’Università della Calabria. Si occupa di solidarietà, homelessness, povertà educativa. È socia e componente del comitato direttivo dell’Associazione Riabitare l’Italia.
Associazione Riabitare l'Italia
L’Associazione Riabitare l’Italia, promossa da un gruppo di studiosi, esperti, operatori e policy makers, con diverse sensibilità culturali e disciplinari, ha l’obiettivo di stimolare riflessioni e conoscenze condivise per costruire una nuova rappresentazione d’insieme dell’Italia, in grado di raccontarne le contraddizioni e le disuguaglianze, i punti di forza e le potenzialità, alla ricerca di un migliore equilibrio tra le persone, le risorse e i luoghi, con particolare riguardo alle aree interne, marginalizzate e periferiche.
L’Associazione, di cui fanno parte soci individuali e collettivi, è stata fondata nel 2020.
Riabitare l’Italia promuove una rete di ricerche, seminari, incontri e dibattiti, e cura, d’accordo con l’editore Donzelli, la realizzazione di una serie di libri ispirata al suo nome.
LAURA BADARACCHI, Avvenire, 10/03/2024
Isolati ma resilienti Così i piccoli paesi continuano a vivere
Massimo Campedelli, secondowelfare.it, 04/03/2024
Lento pede: cambiare lo sguardo sull’Italia estrema
Roberto De Santo, Corriere della Calabria, 19/02/2024
Licursi: «I giovani non vogliono abbandonare i paesi. Ma servono politiche mirate»
Mauro Francesco Minervino, DOPPIOZERO, 11/02/2024
Un paese ci vuole
Maria Fioretti, orticalab.it, 05/02/2024
Vivere la Calabria interna, un sogno oltre i numeri: «La marginalizzazione è una scelta politica, ma questi luoghi non sono scarti»
, Radio3 Fahrenheit, 21/09/2023
Don't give up
Voglia di restare
Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi
Contro i borghi
Il Belpaese che dimentica i paesi
L'Italia lontana
Una politica per le aree interne
Metromontagna
Un progetto per riabitare l’Italia
Manifesto per riabitare l'Italia
Con un dizionario di parole chiave e cinque commenti di Tomaso Montanari, Gabriele Pasqui, Rocco Sciarrone, Nadia Urbinati, Gianfranco Viesti.
Tracce di futuro
Un'indagine esplorativa sui giovani Coldiretti
Economie dal basso
Un itinerario nell'Italia locale
Il distretto dell'intimo
Istituzioni e sviluppo locale a Lavello
Mezzo giorno
Realtà, rappresentazioni e tendenze del cambiamento meridionale
Lavoro e non lavoro
Analisi, controversie e questioni aperte
Il tempo dei femminismi
La storia delle donne come autobiografia
Fare l'impossibile
Ragionando di psichiatria e potere