Maurizio Jurgens

Eleuterio e «Sempre Tua»

56 conversazioni per la Radio recitate da Rina Morelli e Paolo Stoppa 1966-1974

Trascrizione integrale delle registrazioni radiofoniche con una Premessa di Dario Salvatori e una Nota di Stefano, Gessica e Carlo Jurgens

Collana: Fiabe e storie
2008, pp. XVI-304, rilegato
ISBN: 9788860362216

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Scheda libro

Era domenica 2 ottobre 1966, quando dai microfoni della radio la ben nota voce di Rina Morelli leggeva una lettera: «Caro Eleuterio, la casa che mi vide bambina oggi mi vede delusa. Il nostro bisticcio di ieri mi ha messo addosso la stessa malinconia che mi mette addosso Pippo Baudo quando recita, e anche quando sta zitto. Guardo il cielo, e penso che il cielo non è altro che il campo da football per quell’enorme pallone che si chiama mondo. E penso anche che sei uno stupido, Eleuterio, se arrivi al bisticcio per un semplice fiasco di vino.

Sempre Tua».

Di rimando la voce del grande Paolo Stoppa: «Cara “Sempre Mia”, la casa che ti vide bambina, e che ora ti vede delusa, ti vedrà anche decrepita, se aspetti che venga a riprenderti. Se tu non fossi tornata da tua madre, ti avrei spedita da tuo nonno, pace all’anima sua. Forse sarà anche stupido litigare per un semplice fiasco di vino, ma non dimenticare che il suddetto fiasco tu me l’hai rotto in testa, leggiadra Sempre Mia, e sei riuscita in una sola volta a ferire il mio orgoglio e il mio cuoio capelluto. Ciao.

Eleuterio».

Partiva così la storia di uno dei più fortunati sketch radiofonici che fecero la fortuna dell’ascoltatissimo Gran Varietà della domenica mattina: il caustico, impietoso e coloritissimo battibecco tra un marito e una moglie sempre sull’orlo di una crisi irreversibile, che provoca il continuo ritorno di lei a casa della madre e l’inevitabile rappacificazione col rientro sotto il tetto coniugale. Come scrive Dario Salvatori nella premessa al volume, «Stoppa-Morelli incarnano il disfacimento della coppia borghese. La famiglia allargata ancora non esisteva e le separazioni erano sconsigliate per motivi di decoro. In compenso esisteva già la doppia casa. Riferimenti non casuali, visto che nella vita i due inarrivabili attori rimasero insieme per quarant’anni, senza sposarsi, evitando persino di dividere lo stesso appartamento…». Dietro questi testi esilaranti, la penna di un autore di prim’ordine, cui si devono tantissimi lavori anche per la televisione e il teatro, e l’ideazione, insieme ad Antonio Amurri, dello stesso Gran Varietà. A far rivivere il ricordo di quella popolarissima rubrica, e a farla scoprire al pubblico più giovane che oggi tanto si appassiona all’umorismo via radio di Fiorello o del Ruggito del coniglio, arriva in libreria questo cofanetto, che alla raccolta integrale dei testi, di cui si assapora la straordinaria godibilità letteraria, affianca un cd con le registrazioni di tutte le puntate andate in onda fino al marzo del 1974.

Roma-Trastevere, 19 settembre 1967

Caro Eleuterio, la casa alla quale mi strappasti signorina e innamorata oggi mi rivede signora e delusa!

Sempre Tua

Roma-Parioli, 20 settembre 1967

Inconfessabile «Sempre Mia», la casa che ora ti vede signora e delusa è una casa di bocca buona. Infatti vede signora anche tua madre!

Eleuterio

Autore

Maurizio Jurgens
Maurizio Jurgens, nato a Roma nel 1921, fu autore di molte riviste e commedie musicali tanto per la radio che per la televisione e il teatro. Per la Rai ha dato vita a veri e propri pezzi di storia, come Gran Varietà, per il quale scrisse nel corso di un decennio numerosissime rubriche, ultima delle quali Ciao invidiosi, per Gigi Proietti.